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TORINO. Morto dopo Tso: il parroco, oggi c'è dolore non rancore

TORINO. Morto dopo Tso: il parroco, oggi c'è dolore non rancore

"Nel nostro cuore c'è tantissimo dolore, ma non c'è rancore". Lo ha detto don Primo Soldi durante la celebrazione dei funerali di Andrea Soldi, il quarantacinquenne malato di schizofrenia morto la scorsa settimana a Torino durante un ricovero forzato. Il sacerdote è uno zio di Andrea.

La funzione, nella chiesa delle Stimmate di San Francesco d'Assisi, in piazza Umbria, è stata seguita da circa duecento persone; fra i presenti c'erano il vicesindaco, Elide Tisi, assessore alle politiche sociali, e Alberto Gregnanini, comandante della polizia municipale. Ci sono anche i dirigenti di una squadra di calcio cittadina, il Victoria Ivest, dove Andrea, prima della malattia, allenava nelle giovanili.

Sulla morte di Andrea è in corso un'inchiesta giudiziaria per omicidio colposo con quattro indagati: un medico e tre vigili urbani. "Preghiamo per tutti, anche per loro", ha detto don Soldi.

"Speriamo - ha proseguito il sacerdote - che il tuo sacrificio sia d'aiuto a quelle famiglie che hanno malati come te. E dia la possibilità a chi è preposto ai servizi sanitari di poterli seguire con umanità ed efficienza".

Maria Cristina Soldi, sorella di Andrea, ha "ringraziato le persone che ci sono state vicino e tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiuteranno a far sì che si scopra la verità su quanto è accaduto".

La salma verrà cremata. Le offerte della messa saranno destinate al centro di accoglienza "L'Incontro" a Castello d'Annone (Asti).

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