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TORINO. Tabaccaia uccisa: parroco, assassino si tolga da inferno

TORINO. Tabaccaia uccisa: parroco, assassino si tolga da inferno

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"Auguro all'assassino che si tolga dall'inferno che si è creato". Lo ha detto il parroco don Giuseppe Gallo nell'omelia ai funerali di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia uccisa ad Asti, che si sono celebrati alla Collegiata di San Secondo. "Mi creerebbe problemi se si venisse a confessare da me", ha aggiunto dopo aver ricordato e ripetuto alcune volte "Maria Luisa è una persona splendida" e "la sua famiglia ha vissuto con estrema riservatezza e fede il terribile momento non mettendosi in piazza. Quanta pena per chi si mette un piazza. Sono vili", ha detto don Gallo.

"Io non ci sto a strumentalizzazioni politiche dell'accaduto" ha aggiunto, e, rivolgendosi ai fedeli: "avete troppe attese, spesso ingiuste, dalle forze dell'ordine. È compito vostro educare i figli, non delle forze dell'ordine". 

Un lungo applauso fuori dalla Collegiata di San Secondo ad Asti ha salutato il feretro di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia astigiana accoltellata a morte sabato scorso. Quattro le corone di fiori: una dei figli Giacomo e Agnese, due della Federazione italiana tabaccai, nazionale e locale, una dell'Associazione ristoratori e albergatori di Asti.

I familiari della vittima, infatti, avevano chiesto di fare offerte alla Congregazione astigiana delle suore della Pietà, al posto di portare fiori.

La salma è stata portata al cimitero cittadino. Riposerà in un loculo accanto a quello di uno zio. "Se non cambia nulla in noi dopo questa esecuzione, abbiamo perso tempo" ha detto il parroco don Giuseppe Gallo durante l'omelia. "Sono preoccupato come pastore - ha aggiunto - ed è stupido accanirsi contro le istituzioni. Dobbiamo accanirci con la nostra coscienza. E - ha concluso - dobbiamo smettere di avere paura, perché nella paura sguazzano i prepotenti".

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