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29 Maggio 2015 - 16:50
Massimiliano Fuksas
La Regione Piemonte si è rivolta al Tribunale per vedersi riconoscere dall'archistar Massimiliano Fuksas, progettista del nuovo grattacielo che ospiterà la maggior parte degli uffici regionali, 14 milioni di euro, dovuti "per errori di progettazione" e per "una diversa interpretazione della parcella" di 20 milioni presentata dall'architetto. Lo rivelano il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, e il suo vice Aldo Reschigna: "tutelare gli interessi della Regione - spiegano - era nostro dovere".
La citazione fatta dalla Regione Piemonte è arrivata a fronte di quella presentata in precedenza da Fuksas, che ha chiesto al Tribunale di vedersi riconoscere circa quattro milioni dall'ente. Una udienza per cercare di dirimere la questione è già fissata nel mese di giugno. "Non c'è da parte nostra alcuna intenzione di trascinare la polemica - hanno rimarcato Chiamparino e Reschigna parlando di questo tema a margine della conferenza stampa di oggi sui debiti che saranno saldati dalla Regione - ma Fuksas chiedeva ulteriori pagamenti, ed è chiaro che la Regione dovesse difendersi".
"La questione a questo punto - hanno aggiunto - non può chiudersi con una stretta di mano. Riconosciamo il valore professionale di Fuksas, e ci auguriamo che il giudice stabilisca che lui non ha diritto ai quattro milioni, ma che non deve neppure sborsarne 14 alla Regione. Però lo deve dire un giudice. Il nostro primo dovere è tutelare gli interessi patrimoniali dell'ente che amministriamo, non vogliamo un domani essere chiamati a risponderne dalla Corte dei Conti".
"Fra la nostra posizione e la sua - hanno osservato - c'è una differenza di circa otto milioni. Se rinunciassimo a chiederli, la Corte dei Conti potrebbe domandarci perché abbiamo scelto di non tutelare gli interessi della Regione. E non ci sembra il caso di rischiare una condanna per fare piacere a Fuksas".
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