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21 Maggio 2015 - 10:57
Lingotto
Lingotto Musica porta a Torino le nove Sinfonie di Beethoven, un'operazione importante e rara realizzata con una grande orchestra, la Mahler Chamber Orchestra, nata nel 1997 su iniziativa di Claudio Abbado e di alcuni membri della Gustav Mahler Jugendorchester che avevano superato l'età massima per parteciparvi, ma che volevano continuare a suonare assieme. Le ultime quattro sinfonie - è stato illustrato oggi dalla direttrice di Lingotto Musica, Francesca Camerana che ha presentato la stagione 2015-2016 - verranno invece suonate il 4 febbraio e il 27 maggio 2016 e dirette da Daniele Gatti.
In tutto, la stagione comprende 9 grandi concerti eseguiti all'Auditorium Lingotto, l'anfiteatro della musica realizzato dove una volta c'era la Fiat, voluto dall'Avvocato Giovanni Agnelli su suggerimento dello stesso Abbado, che aveva diretto nel 1990 nell'ex sala presse un memorabile concerto con i Wiener Philharmoniker. Da allora la stagione al Lingotto ha portato a Torino le maggiori orchestre, ma anche promosso la musica tra i giovani calmierando il prezzo dei biglietti e dando voce ai nuovi talenti, anche ideando una decina di anni fa Lingotto Giovani. Un calendario ad hoc con sei concerti in Sala 500 con i migliori talenti emersi negli ultimi anni nei concorsi internazionali più prestigiosi al mondo. "Lavoriamo per il riciclo del pubblico e degli artisti", dice Camerana, che da 22 anni si dedica a questa operazione culturale.
Tra i concerti della stagione prossima uno sarà eseguito dai 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker, uno vedrà il ritorno al Lingotto di Daniel Harding, ormai star internazionale e un altro l'esordio sul podio di Michele Mariotti con l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Tra i solisti ci sono virtuosi di fama internazionale come la pianista Maria Joao Pires, la violinista Veronika Eberle, tra i cantanti Yolanda Auyanet, Veronica Simeoni, Michele Pertusi e Reneè Barbera per lo Stabat Mater di Rossini e Christiane Oelze, Natasha Petrinsky, Torsten Kerl e Steven Humes per la Nona di Beethoven.
Camerana ha sottolineato oggi come sia sempre più difficile affrontare grandi progetti culturali come questo in tempi di crisi e ringraziato gli sponsor privati che da sempre coprono oltre l'80% del bilancio. "Abbiamo una gestione molto oculata, procediamo concerto per concerto - ha spiegato - senza sprechi e chiedendo sforzi a tutti nel nome della grande musica". Ha poi ringraziato il presidente Gian Luigi Gabetti, da sempre legato alla famiglia Agnelli, agli ultimi mesi del suo incarico, che scade a ottobre e per il quale ha annunciato di non ricandidarsi. Camerana ha chiesto al cda di designarlo presidente onorario. Sarà l'assemblea dei soci a rinnovare il cda nel quale siedono, tra gli altri, Sergio Marchionne, Giuseppe Lavazza, Filippo Beraudo di Pralormo, Franzo Grande Stevens, Gabriele Galateri di Genola e un rappresentante di Lingotto spa.
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