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TORINO. 25 aprile: Fassino, "no a oblio, revisionismo, negazionismo"

TORINO. 25 aprile: Fassino, "no a oblio, revisionismo, negazionismo"

Piero Fassino

A 70 anni dalla Liberazione occorre "contrastare il rischio dell'oblio e i tentativi revisionisti e negazionisti". Il sindaco Piero Fassino, nelle celebrazioni del 25 aprile a Palazzo Civico, ha posto l'accento sulla libertà.
"Non è mai acquisita una volta per sempre: ci fu un tempo - ha detto - nel quale diritti che oggi fanno parte del nostro vivere quotidiano, vennero negati e repressi: e ancora oggi parte del mondo è in preda alla violenza e alla negazione dei diritti delle persone". Anche il presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino ha sottolineato la continuità fra Costituzione e Resistenza, rendendo poi omaggio ai partigiani e a tutti i caduti per la libertà, "un bene prezioso - ha detto - da salvaguardare per le generazioni future". E' quindi intervenuto Antonio Caputo, in rappresentanza delle associazioni della Resistenza, mettendo in luce i tre caratteri della Resistenza, che fu al tempo stesso guerra patriottica, guerra civile e guerra di classe. Caputo ha anche evidenziato come la scelta repubblicana del 1946 e l'adozione della Costituzione siano discesi da quella partecipazione popolare alla Resistenza che non aveva eguali in nessun altro episodio della storia italiana. Sindaco e presidente del Consiglio comunale, insieme all'assessore Gianguido Passoni, hanno quindi reso omaggio alla targa posta sulla facciata di Palazzo Civico che reca la motivazione della Medagli d'Oro conferita alla Città per il suo ruolo nella Guerra di Liberazione e alla lapide del partigiano caduto in Piazza Palazzo di Città.
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