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TORINO. Cresce l'evasione fiscale in Piemonte, nel 2014 +43%

TORINO. Cresce l'evasione fiscale in Piemonte, nel 2014 +43%

Scontrini

Aumenta, nel 2014 in Piemonte, l'evasione fiscale. E' quanto emerge dal rapporto annuale della guardia di finanza, secondo cui l'evasione è aumentata del 43%. Ne sono un esempio gli scontrini fiscali, che non vengono battuti - sostengono le fiamme gialle - da quasi un commerciante su tre. Nel 2014 sono stati individuati 2,3 miliardi di imponibile non dichiarato, oltre il 43% in più dell'anno precedente quando ci si era fermati a 'soli' 1,6 miliardi. I controlli effettuati lo scorso anno hanno riguardato 6.300 imprese di cui 391 sono risultate completamente sconosciute al fisco. Anche quest'ultimo dato è in crescita, sia pure leggera. L'Iva evasa recuperata nel 2014 ammonta a 257 milioni di euro contro i 163 del 2013: anche in questo l'aumento è importante, pari al 58%. Scendono di poco, invece, i denunciati per reati fiscali: sono stati 735 contro i 750 dell'anno precedente. L'aggressione ai patrimoni degli evasori ha portato, lo scorso anno, al sequestro di beni per 18,4 milioni di euro, mentre l'adesione integrale dei contribuenti ai verbali di constatazione ha consentito la ripresa a tassazione di imponibile per oltre 60 milioni di euro. Tra gli evasori, appunto, i commercianti che non emettono lo scontrino, ancora uno su tre, anche se sono in lieve calo. I controlli effettuati nel 2014 hanno evidenziato una percentuale di mancata emissione del 31,3% su oltre 31mila verifiche. L'anno precedente, quando gli accertamenti erano stati 26mila, la percentuale era stata del 31,5%. Non si fermano, invece, gli imprenditori che frodano il Fisco, assumendo i dipendenti con contratti irregolari o                 addirittura senza alcun tipo di contratto: il fenomeno del lavoro sommerso in Piemonte è cresciuto del 19%. I controlli delle Fiamme Gialle nel 2014 hanno portato a scoprire 521 lavoratori in nero e 299 irregolari, per un totale di 820 infrazioni e 275 datori di lavoro denunciati. L'anno precedente ci si era fermati a 490 lavoratori in nero e 197 irregolari, con la denuncia di 262 datori di lavoro. Si è invece ridotto drasticamente, dopo l'offensiva del 2013 in cui fu organizzata una vera e propria campagna per combatterlo, il fenomeno dei falsi poveri che usufruivano di contributi e agevolazioni erogati da enti pubblici senza averne diritto: si è passati, in un solo anno, da 566 ad appena 28 persone individuate.
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