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TORINO. Sanità: Saitta, "indifendibile tenere punto nascite a Susa"

TORINO. Sanità: Saitta, "indifendibile tenere punto nascite a Susa"

Saitta

"Come si fa a difendere un punto nascite a Susa che ha solo 120 parti l'anno e non ha cardiologia né rianimazione? Non siamo noi a decidere di chiuderlo: lo hanno già fatto i cittadini. Le difese dei politici locali non servono a nulla". Lo ha detto Antonio Saitta, assessore alla sanità del Piemonte, in un'assemblea nella sede regionale del Pd a Torino alla vigilia della presentazione del piano di riorganizzazione ospedaliera.

La ratio della riorganizzazione della rete ospedaliera - ha spiegato l'assessore alla Sanità,è che "se in un reparto c'è alta mortalità non ha senso che questo esista. Oltre agli hub e agli ospedali di secondo livello ci saranno gli ospedali di territorio, che non saranno solo per la lungodegenza, ma dovranno avere un pronto soccorso e le attività correlate".

Le Asl "in Piemonte sono 19 e sono tante. E dove ci sono Asl piccole ci sono sprechi. Se si facesse l'accorpamento delle Asl sarei felice". Lo ha detto Antonio Saitta, assessore alla sanità del Piemonte, in un'assemblea nella sede regionale del Pd a Torino.

"La situazione - ha detto Saitta - è drammatica. Nelle altre regioni la sanità costa meno che qui. Siamo l'unica regione del nord che ha i conti sanitari in rosso. Qui abbiamo sprechi per 300 milioni. Ogni Asl fa la sua gara, è una cosa priva di senso.

Servono appalti unici a livello regionale e contenimento della spesa farmaceutica, in particolare di quella ospedaliera.

Introdurremo elementi di controllo con meccanismi punitivi per chi non garantisce tracciabilità".

Saitta ha poi affrontato i temi della lotta al "consumismo farmaceutico e della diagnostica, dove c'è abuso" e ha annunciato che "cambierà il rapporto con i direttori delle aziende sanitarie. Abbiamo fatto un avviso pubblico e chiederemo loro obiettivi economici ma anche di salute".

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