La prossima domenica 14 settembre un evento patrocinato dal Comune di Castellamonte e in programma a Casa Allaira ricorderà il ragionier Giovanni Allaira che divenne Sindaco di Castellamonte nel 1914 e guidò la città per sei anni. Il nome degli Allaira si ritrova nei registri della città fin dal 1260, forse rammenta origini spagnole con quella sua “I” che nella grafi più antica era una “J”. Alla fine del 1800 Giovanni Allaira, ultimo discendente maschio, lavorava in Comune come Segretario dopo aver vinto un regolare concorso e intanto dava una mano nella contabilità di un’azienda di ceramiche e refrattari che si era insediata in una parte della sua abitazione. Allo scoccare del nuovo secolo aveva già preso dimestichezza con la vita della piccola impresa che il titolare gli affidò anche una serie di trattative commerciali in tutto il nord Italia. A Udine, presso la famiglia Bissattini, non solo collocò una suntuosa stufa in ceramica, ma si innamorò della bellissima signorina Binda, che divenne sua moglie e si trasferì a Castellamonte. Nel 1914 quel giovane così intraprendente diventa Sindaco , ma pochi mesi dopo scoppia la guerra. Giovanni dirige ben 5 aziende, la Bianco Allaira di cui era stato giovine contabile, la Pollino che aveva uno stabilimento di stufe a San Rocco, la Buscaglione, specializzata in ornati e poi la Stella e la Gres, che verrà rilevata dalla Cogne. Questo suo pigli imprenditoriale gioverà anche al suo mandato di Sindaco: realizzò infatti gran parte dell’acquedotto, varò l’illuminazione pubblica e fece costruire una strada di collegamento con Baldissero e poi con la Valchiusella. Una figura di uomo instancabile e generoso, che poi si rifiutò di aderire al fascismo e lasciò le redini delle imprese ai figli, uno laureato in Giurisprudenza , l’altro in ingegneria. L’avvocato Francesco Allaira era il padre dell’attuale capofamiglia di Casa Allaira, che si chiama a sua volta Giovanni come il nonno Sindaco : ciò che rende più orgoglioso il dottor Giovanni, laureato in chimica , è che quel nonno così speciale fosse presente negli anni 60 quando venne ricomprata la casa che era finita nel calderone delle traversie economiche di famiglia e che oggi invece costituisce un’ interessante e preziosa testimonianza storica e culturale di più di mezzo secolo di vita di una Castellamonte che, purtroppo, non esiste più.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.