Arriva il Torneo di Maggio e si torna a parlare di Re Arduino: un personaggio che non smette di suscitare interesse e sul quale, volendo, si potranno leggere delle interpretazioni inconsuete nel libro “Il cielo sopra Belmonte”. Scritto dal pontese Marco Ghidoni e pubblicato dalla “Ibiskos Editrice Risolo” di Empoli, affronta la tematica non dal punto di vista della ricostruzione storica ma da quello filosofico-teologico. Perno del volume è il “Poema”, scritto in versi sia per affinità stilistica con la produzione letteraria europea dell’epoca sia perché la poesia meglio si presta della prosa ad immortalare i suoi protagonisti (“Pensiamo a quel che ha significato il “V Maggio” per il mito di Napoleone” – dice l’autore). Ghidoni immagina un Arduino che in sogno ascolta i discorsi di Guglielmo, abate di Fruttuaria al tempo del suo ritiro in convento, il quale gli si rivolge con benevolenza , mostrando di condividerne le posizioni. Non basta: nel sogno si ritrova a fianco addirittura il Messia. Nelle intenzioni dell’autore Arduino diventa il “pretesto per introdurre il discorso dell’eresia e spiegare che cos’è il potere temporale”. La tradizione ce lo presenta da un lato come un nemico della Chiesa che combatte aspramente contro i vescovi-conti; dall’altro come il peccatore convertito che finisce i suoi giorni in convento. E’ quest’impianto che Ghidoni vuole scardinare: per lui Arduino è sì un eretico ma nel significato originario di “persona che sceglie”, che ricerca, senza accontentarsi delle Verità Rivelate. La polemica è contro il “Jahivismo” ossia considerare Gesù Cristo – che predica l’Amore ed il Perdono – in continuità con il Dio implacabile e vendicatore dell’Antico Testamento. Rifacendosi ai Vangeli Apocrifi ed in particolare al “Pistis Sophia”, Ghidoni ricorda come nella “Genesi” Javhè giudichi eretica la conoscenza e non approvi la crescita che nasce dall’esperienza. La sua convinzione è che “bisogna uscire dalla logica del Peccato ed accettare quella di Ario, che ammette la Prova: se un’esperienza va male, la prossima vota eviterò di rifarla”. E’ il ribaltamento del discorso della mela che non va colta: mangiarla, anziché un gesto di superbia, diventa desiderio di conoscenza, di esperienza. La dottrina di Ario negava la natura divina del Cristo e fu messa al bando nel 325 dal Concilio di Nicea: quel concilio che segnò la nascita del potere Temporale della Chiesa. La persecuzione contro gli Ariani, che poi si ripeterà nell’XI-XII secolo contro i Catari e gli altri movimenti pauperistici ed ancora più tardi contro i Templari, trova fondamento nella lotta contro che questi movimenti combattevano contro la commistione fra Chiesa ed Impero. Combattendo contro i vescovi, Arduino si sarebbe comportato in modo analogo e la sua “conversione” sarebbe stata un modo, per le istituzioni ecclesiastiche, di neutralizzarne la portata dirompente. Questo poemetto, lungo poco più di venti pagine e seguito da due brevi saggi nei quali l’autore inquadra storicamente il fenomeno dell’eresia ed espone le sue interpretazioni, offre spunti interessanti per approfondimenti e discussioni… con tutti i rischi per lui di attirarsi degli anatemi. Che se ne condividano o no le tesi, che le si accetti in parte o le si rifiuti totalmente, riflettere e discutere su temi tanto complessi è però sempre un esercizio proficuo per la mente.
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