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06 Giugno 2018 - 18:42
Riceviamo e pubblichiamo
“Stim.mo Direttore Liborio La Mattina, Giornalista Mattia Aimola, alla luce di quanto accaduto nel precedente Consiglio comunale, sento il dovere, per la carica che sono stata chiamata a ricoprire, di fare qualche precisazione senza lasciare margini di interpretazione ad alcuno. Non è questa la sede per esporre le mie personali opinioni sulle vicende nazionali, ma tengo a precisare che nutro profondo rispetto verso questa Istituzione, nei confronti della figura del Presidente della Repubblica e in ciò che rappresenta nonostante io non abbia condiviso la motivazione di una sua scelta.
A tal proposito, desidero precisare che trovo fuori luogo la ripetuta richiesta da parte di alcuni Consiglieri di minoranza di togliere il quadro del Presidente che riveste un ruolo cardine nel nostro ordinamento e a cui ribadisco la mia stima e rispetto. Libertà di parola e di opinione sono i baluardi di uno stato democratico, quale è il nostro ed esprimere il proprio dissenso in una piazza pacificamente, seppur contro la massima Autorità Istituzionale, spoglia di qualsiasi simbolo identificativo di un gruppo politico e della carica istituzionale che ricopro, non ritengo essere un reato ne un fatto di cui vergognarmi. Nella veste di Presidente del Consiglio non ho mai messo in pericolo o leso l’onorabilità di ogni singolo Consigliere da me rappresentato. Lo scorso Consiglio comunale è stato un teatro dove sono andate in scena urla, insulti e atteggiamenti offensivi, contro Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale, a cui ho dovuto rispondere applicando rigidamente il documento che regola l’Assemblea, ovvero il Regolamento.
Sono state indirizzate alle due cariche istituzionali presenti in aula, da parte di alcuni Consiglieri di minoranza, frasi come: “...Non devi andare in Piazza Castello a fare il figo...”.” ...A me non frega un cazzo per quello che rappresenti, non mi fa ne caldo ne freddo...”. “ ...Allora alzati e togli quel quadro se hai le palle...Siete quello, siete dei senza palle perché andate in Prefettura per farvi far la foto...”. “...Lei mi può anche togliere la parola perché è seduta lì e non si sa neanche bene perché, non lo sa neanche lei. Non so neanche se è in grado di capire quale è il suo ruolo visto quello che ha fatto ieri sera...”. “... Una che non ha il rispetto delle Istituzioni...”. “...Non è che poi mi tiro indietro perché non ho le cosiddette e ho due olive secche, perché ognuno ha quello che si merita e quello che ha...”. Trovo queste parole rivolte contro le cariche istituzionali di San Mauro Torinese offensive, ingiuriose, irrispettose e non consone a chi accusa Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale di essere poco rispettosi delle Istituzioni per aver, in veste di libero cittadino, dichiarato la propria opinione. Mi auguro, quindi, per il bene dell’Organo che rappresento, massima espressione democratica a livello locale, e per la cittadinanza intera, un più sereno e rispettoso svolgimento dei lavori durante la seduta consiliare”.
Lara Loi, presidente del consiglio
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