Nella ricorrenza del settantesimo anniversario della Liberazione 1945 – 2015 , in tutte le città e paesi d''Italia si stanno organizzando manifestazioni in ricordo di quella che fu una pagina tragica ed indelebile della nostra storia . Il nostro paese Montanaro, ha dato un contributo pesante in vite umane per la conquista della libertà , uomini e donne di ogni estrazione sociale e politica , con il loro sacrificio hanno contribuito a realizzare una nazione Democratica , Repubblicana , fondata su principi di eguaglianza sociale, come dettato dalla nostra Costituzione. A ricordo di questa data storica , alcuni cittadini aderenti a Movimenti , Associazioni e rappresentanti in seno al Consiglio Comunale, hanno sentito il dovere di onorare l'evento, dedicando un disegno murale ad un giovane partigiano montanarese caduto in combattimento. L'opera autofinanziata e autorizzata, è stata realizzata nel rispetto del ricordo sia della persona, sia del gruppo al quale egli aderiva, le brigate Garibaldine, le prime ad organizzarsi nelle nostre vallate . Gli artisti nel realizzare l'opera si sono attenuti al bozzetto presentato per le rispettive autorizzazioni , riservandosi tuttavia di apporre qualche piccola variante come comunicato. La realizzazione di grande effetto cromatico, mette in risalto la stella Garibaldina in campo bianco nella bandiera Italiana, simbolo di queste brigate . La stessa è riportata accanto alla figura del partigiano . L'importanza di ricordare questo momento storico, è stato più volte enunciato dal Presidente della Repubblica e da altre cariche Istituzionali, invitando cittadini ed Enti Locali, ad adoperarsi affinché sia mantenuta viva la memoria storica. Anche nel nostro Comune, la partecipazione diretta delle autorità locali, si rendeva quindi indispensabile . Mi sarei aspettato pertanto che a fronte di un'iniziativa di larga partecipazione popolare, onde contribuire a rendere più determinante questo evento, vi fosse un interesse diretto di questa Amministrazione, partecipandovi attivamente, contribuendo con proprie proposte ed iniziative, in ottemperanza al messaggio Istituzionale. Con rammarico ho rilevato che questo non è avvenuto. Anzi , l'evento è stato vissuto con distacco quasi a volere sottolineare la propria indifferenza dimostrando totale insensibilità civica, e poi successivamente cercare espedienti sollevando cavilli burocratici. Permettetemi di considerare questo atteggiamento, come cittadino e poi come Consigliere, deplorevole e non consono a persone che investite dal mandato istituzionale ricevuto, si dovrebbero porre al servizio e al di sopra delle parti, nel rappresentare tutti i cittadini. E' questa a mio avviso una posizione che non trova giustificazioni, molto grave e prettamente politica che non condivido ,e mi sento di rifiutare fortemente espressioni che ci riportano inevitabilmente a ricordi storici lontani nel tempo che tutti ben conosciamo. Quali gravi turbamenti ha provocato l'apparire di una stella rossa , simbolo Garibaldino, quali fantasmi sono apparsi nelle fantasie , che cosa ha evocato? Forse un simbolo, un ricordo “Comunista”? Si è vero, Giuseppe Prono era un militante Comunista, egli ha creduto fortemente e con onestà in questa ideologia, ha fatto una scelta immolando la propria persona alla causa. Mi sia permesso di evidenziare, senza polemica alcuna ma come semplice constatazione, anche la condotta di alcuni Assessori presenti in forma privata allo svolgimento dell'opera, che mi lascia perplesso e pone legittimamente alcune domande. Come mai non è affiorata in quel momento , la loro perplessità sulla piccola modifica concordata con gli artisti ?.Come mai si è invece scatenata dopo alcuni giorni la polemica , tra minacce di denunce ed ultimatum di cancellazione, il disco rotto delle dimissioni del Sindaco e i teatrini via social network ? Tutto questo ha contribuito a smarrire i cittadini, quasi un tentativo di riproporre il Maccartismo in chiave locale. Personalmente ritengo che una stella non possa creare turbamenti in una comunità, se non si vuole invece sapientemente strumentalizzare prendendola a pretesto per altri scopi. Il teatrino squallido che ne è scaturito che ha alimentato le pagine dei quotidiani locali e nazionali , propone uno scenario non certo edificante, che non fa onore e pone degli interrogativi molto seri sulla reale prospettiva amministrativa nel nostro paese. Quella prospettiva di evoluzione richiamata più volte, che manca da troppo tempo e che una Amministrazione presente dovrebbe essere in grado di affrontare. Il disegno murale con la sua forte presenza espressiva , sta a ricordare nella vicinanza della Scuola, una pezzo della storia nazionale . La nascita della Repubblica , della Costituzione , dei valori della Resistenza. Perchè questi non vengano mai dimenticati . Questo esprime il disegno, senza strumentalizzazioni o altri scopi, con la sua stella che rimarrà al proprio posto. Nel posto dove le compete vicino a Giuseppe Prono, un ragazzo che a capito subito qual'era il suo posto e il suo compito .
Piersilvano Ferro
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