Rappresentare l’Italia ai Campionati del Mondo è di per sé una soddisfazione che vale oro, al di là del risultato finale centrato nella competizione iridata. Certo, ogni atleta iscritto punta a compiere più strada possibile e a salire su un gradino del podio, ma quando non è possibile bisogna tenere bene a mente tutta la strada copiuta per arrivare sino a questo punto. Sacrifici, allenamenti, impegni, gioie e dolori, tutti da mettere nel “calderone” chiamato sport, in questo caso judo. Massimimiliano Carollo nell’edizione 2014 dei Mondiali, andata in scena nella Sport Arena “Traktor” di Chelyabinsk (Russia) da lunedì 25 a domenica 31 agosto, ce l’ha messa tutta sui tatami, togliendosi la soddisfazione di superare il primo turno nella categoria di peso degli 81 kg. Il settimese ha infatti esordito giovedì 28 sul tatami 2, affrontando e sbarazzandosi del kirghizo Tariel Usenov. Carollo ha dominato, infliggendo due yuko e due waza-ari al suo rivale. Nel turno successivo, il judoka cresciuto nell’Akiyama Settimo ha però dovuto fare i conti con il forte giapponese Takanori Nagase, avversario che ha estromesso l’azzurro dalla competizione iridata. Il direttore tecnico nazionale Raffaele Toniolo ha analizzato così la rassegna iridata: "È stato un Mondiale di grande spessore, ma anche molto delicato. È stato elevato il livello tecnico, così come è elevato il punteggio valido per la qualificazione olimpica per i primi sette classificati, ma diversamente dal quadriennio scorso la strada per la qualificazione rimane più che aperta, perché i Grand Prix ed i Grand Slam attribuiscono punteggi inferiori, ma sono diventati più numerosi”. Questi i numeri dei Campionati del Mondo 2014 di Chelyabisk: 712 atleti di 118 nazioni differenti, tutti determinati a rincorrere l’alloro iridato. Il 2014 è infatti un anno cruciale nella programmazione del quadriennio olimpico, in quanto esattamente a metà strada tra le ultime Olimpiadi di Londra 2012 e i prossimi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. Il sogno a cinque cerchi è lì, a portata di mano di Carollo. Esaudirlo sarà impresa tutt’altro che facile, perché in gara in Brasile ci saranno solamente i migliori judoka in campo internazionale, ma a suon di risultati e vittorie tutto è possibile. Il solo fatto di vivere le qualificazioni olimpiche in prima persona è un privilegio riservato a pochi atleti. A chi stagione dopo stagione ha raccolto successi e piazzamenti di primo piano. A chi ci ha sempre creduto e a chi continua a crederci. Fino in fondo.
Massimiliano Carollo in Nazionale
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.