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Ivrea
13 Novembre 2022 - 17:26
Marcello Feraudo
"No, non siamo una componente e mai lo saremo... ma abbiamo talmente spaccato i coglioni per sto Carnevale in questi tre anni che sentiamo il dovere morale di contribuire anche noi per la sua realizzazione....".
Morale?
I Cuj d'al Vin doneranno, come tutti gli aranceri, 7 euro per ogni iscritto (max 49 ndr) "oltre ai vari corposi oboli ai gabbiotti del vin brulé nelle piazze come sempre fatto...". Calcolatrice alla mano circa 340 euro rispetto al contributo minimo di 300 euro per ciascuna Componente (anche piccola) concordato in Fondazione dall'Associazione delle Componenti per far fronte ai costi che stan crescendo di anno in anno.
"E ora diamoci tutti dentro!" concludono in un post sulla propria pagina di Facebook, dove qualche ora dopo han salutato il novello cittadino designato Marcello Feraudo, che è uno dei loro.
"É ufficiale - scrivono - il Generale 2023 sarà il nostro @marquellen. Siamo contenti di condividere con l’intera città una delle nostre anime più generose. Caro Marci, sei il generale di cui la festa ha bisogno...!. L’amico, il marito, padre e figlio di cui siamo fieri o che vorremmo..."
Parole belle, non c'è che dire...
Il post su Facebook caricato da Cui d'al vin
E non potrebbe essere altrimenti considerando un curriculum così:
Eporediese classe 1983, residente a Chiaverano, osteopata, Marcello Feraudo è il Cittadino Designato. Il Carnevale scorre nelle sue vene da sempre. Figlio di Anna Rosa Esposti, a due anni sale sul carretto del Toniotto con il padre Roberto Feraudo per seguire la madre, Mugnaia nell’anno 1986. Un destino che si ripeterà nel 2018 quando, questa volta in veste di Toniotto, accompagnerà la moglie Francesca Olivero, Vezzosa in quell’anno. Lorenzo e Caterina di 11 e 9 anni i loro due figli.
Arancere negli Scacchi fino al 2006 – si è guadagnato la Torre d'Argento. Nel 2012 tira sulla pariglia 56 "I Giustizieri" vincendo quell’edizione. Dal 2007 fa parte del gruppo goliardico Cuj d’al vin con la carica di "vice presidente a vita" e vive il Carnevale da popolano, escludendo il 2018, girando le piazze con gli amici di sempre senza mancare ad un appuntamento dal 6 gennaio al mercoledì delle Ceneri.
I Cuj d'al Vin (gruppo goliardico del Carnevale di ivrea) nascono nel 2007 da un gruppo di otto amici provenienti da squadre diverse di aranceri. L'idea era di partecipare a un Carnevale fatto di passeggiate tra le piazze sorseggiando del buon vino. Il gruppo è cresciuto e oggi conta circa cinquanta iscritti. Ogni anno viene assegnato il premio Cimpa an Bicer al vin brulé più buono della festa, mentre tutt'intorno si canta l'inno: «In piazza andiamo e il vino ci portiamo, e qualche arancia ogni tanto la tiriamo, qualcuno dice che ci facciam male, ma in fondo noi beviamo solo a Carnevale. Eccetera... eccetera...».
«In piazza andiamo e il vino ci portiamo, e qualche arancia ogni tanto la tiriamo, qualcuno dice che ci facciam male, ma in fondo noi beviamo solo a Carnevale.
Il presidente viene nominato ogni anno da quello uscente e , come prova di coraggio, ha il dovere di tuffarsi nella fontana di Camillo Olivetti nel pomeriggio di lunedì di Carnevale. Il "Cittadino designato" Marcello Feraudo, che è tra i fondatori, è vice presidente a vita mentre Michele Giacomelli è il “Monarca” avendo rivestito la carica di presidente nei primi due anni dalla fondazione.
Dalla sede di via Palma, nel settembre del 2021 il gruppo si è trasferito in via Castellazzo negli spazi precedentemente occupati dalla Scorta d'Onore della Mugnaia, a sua volta trasferitasi in via Marsala.
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