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Ivrea

Tassa di 7 euro sul Carnevale: l’ira del Pd. "Così paghiamo la Tari 2 volte"

Il capogruppo Maurizio Perinetti chiede di esentare tutti i residenti

Maurizio Perinetti

Maurizio Perinetti

L’Amministrazione comunale pensava di potersela cavare così. Un paio di riunioni in Fondazione. Qualche articolo sui giornali. Io dico 15, tu dici 5 e ci troviamo a metà strada sui 7, trullallero, trullallà... Senza colpo ferire un bottino di quasi un centinaio di migliaia di euro. Meglio che un colpo in banca. E saranno anche pochi per una manifestazione che costa alle casse del Comune più di 400, ma sputaci sopra...

Tutto bene? Neanche per idea. Quando è venuto a conoscenza dell’istituzione di una tassa dell’arancere estesa ai cavallanti e, come se non bastasse, di un contributo di 300 euro per ciascuna componente, al capogruppo del Pd Maurizio Perinetti è quasi venuto il sangue alla testa.

“L’ho letto sui giornali e non volevo crederci - mette le mani avanti -  E’ vero che l’impegno finanziario per la realizzazione della Manifestazione è consistente e costituisce un onere non indifferente per le casse comunali, ancor più in un  periodo di crisi  energetica, ma se il problema è il costo della pulizia delle strade e delle piazze dovuto a SCS, che per l’insabbiamento, la raccolta e lo smaltimento rifiuti si aggira attorno ai 200 mila euro, è bene sottolineare che viene già addebitato ai cittadini e per intero con la Tari. Non ci sembra corretto dunque farli pagare due volte tassandoli con questi ulteriori 7 euro. Sarebbe più corretto limitare il contributo ai non residenti, tenuto anche conto che questi ultimi rappresentano la maggior parte delle persone che partecipano alla battaglia delle arance.... Allo stesso modo non ci sembra corretto appioppare un contributo di 300 euro alle componenti storiche, che a spese loro e con la loro partecipazione rendono possibile la  Manifestazione bella e storica del Carnevale eporediese....”.

Elisabetta Piccoli

IN FOTO Il vicesindaco con delega al bilancio Elisabetta Piccoli. E’ stata lei a pretendere una quota per contribuire alle spese della manifestazione orami sempre più fuori controllo...

Perinetti  peraltro ricorda che ben due anni fa il suo gruppo aveva richiesto, nelle more della sospensione della manifestazione a causa della pandemia da Covid-19, la convocazione di un tavolo di discussione promosso dall’Amministrazione Comunale con la partecipazione delle Componenti della Manifestazione e dei Gruppi del Consiglio Comunale;

“La richiesta - stigmatizza - era stata accolta, ma poi puntualmente disattesa, conciò evidenziando una non volontà di voler coinvolgere tutti i Gruppi consiliari in una discussione ampia e approfondita circa le scelte di indirizzo per la più importante manifestazione cittadina...”.

Finita qui? 

Neanche per idea. Perinetti vuole infatti che di tutto questo si discuta in consiglio comunale e ha preparato una mozione per impegnare il sindaco (posto che ancora non si è capito a chi andranno questi 7 euro per tiratore, se alla Fondazione o al Comune) a differenziare l’importo tra i cittadini residenti e i non residenti. Ma anche a non applicare alcuna contribuzione fissa a carico dei Gruppi Storici che partecipano alla Manifestazione. Infine a convocare subito il tavolo di confronto con i gruppi consigliari promesso...

Insomma l’edizione 2023 dello Storico Carnevale di Ivrea è già iniziata e si preannuncia scoppiettante...

Quanto costa “tirare”? 

In città è già iniziato il reclutamento dei tiratori.

La quota per iscriversi ai Tuchini del Borghetto (le adesioni si raccolgono in via Gozzano) è di 110 euro ai quali si andranno ad aggiungere 7 euro di “tassa comunale”. Per la squadra (che è da sempre la più numerosa), in seno all’Associazione  delle Componenti, è stato fissato un tetto massimo di 1.800 tiratori, tutte le altre non potranno superare i 1.200. 

Da via Gozzano a  via della Cattedrale, sono aperte le iscrizioni anche nella sede degli Arduini, dove si arriverà al massimo a 500 aranceri.

I Mercenari (la quota è stata fissata in 125 euro) cominceranno a raccogliere le iscrizioni nella nuova sede di via dei Cappuccini a partire da venerdì 25 e sempre a partire dallo stesso giorno le iscrizioni saranno aperte anche per “La Morte” la cui quota si attesterà intorno ai 110-120 euro. I Diavoli  raccoglieranno le adesioni dal 18 novembre: costerà 118 + 7 euro euro. 

Pantere, Scacchi, Credendari e Picche non hanno ancora comunicato nulla: probabilmente stanno ancora facendo delle valutazioni sui costi.

Tutte le 9 Squadre dell’Associazione Aranceri a Piedi, senza eccezione alcuna, non potranno più effettuare iscrizioni dopo il 29 Gennaio 2023.

DIAVOLI ARANCERI: Lettera agli iscritti

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