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IVREA. Chernobyl smile, i bambini stanno arrivando

IVREA. Chernobyl smile, i bambini stanno arrivando

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Prosegue senza sosta il cammino del progetto “Chernobyl Smile”. Siamo finalmente giunti in prossimità del mese più bello ed atteso da tutti noi: Maggio.

Dopo diverse difficoltà incontrate lungo il percorso, soprattutto legate ai tagli che hanno investito anche il settore del non profit,  possiamo finalmente dire con certezza che i nostri bimbi sono in arrivo. Sì, riusciremo anche quest’anno a farli tornare in Italia! Il contributo e il sostegno di tutti voi ci ha permesso di fronteggiare i numerosi problemi incontrati durante questo lungo percorso. La ricompensa a questi sforzi sarà’ senza dubbio il sorriso, la gioia e la spensieratezza che, almeno per un mese, riusciremo a regalare a questi bambini.

I fondi raccolti attraverso le diverse iniziative ci consentiranno di portare a Borghetto circa cinquanta persone. Alcuni volti saranno già` noti ai volontari, altri invece, su decisione delle autorità bielorusse, saranno i nuovi bimbi che conosceremo per la prima volta.

È giusto tuttavia ricordare che questo allegro gruppetto sfortunatamente avrà degli “esclusi”. Quest’anno infatti, rispetto al 2017, saranno più di dieci i bimbi che dovranno rimanere “a casa”, nei loro grigi orfanotrofi bielorussi. Come detto precedentemente, nonostante l’impegno e la partecipazione dimostrati verso l’iniziativa, questo è uno dei problemi più` significativi che ha generato sofferenza e senso di impotenza. Questo malessere lo avvertiamo generalmente tutte le volte che ci troviamo costretti ad esonerare qualcuno da un’attività ma è ancora più straziante quando ad essere escluso e’ un bambino a cui non vengono offerte altre alternative. Il viaggio a Borghetto infatti viene percepito dai bambini non solo come una semplice vacanza ma rappresenta molto di più. I volontari nel viaggio fatto a novembre negli orfanotrofi biellorussi hanno raccolto numerose richieste da parte dei bambini pregandoli di non dimenticarci di loro, di esaudire il loro desiderio atteso tutto l’anno: tornare in Italia.

Regole, regole, regole queste sono le parole che ci vengono in mente ripensando agli anonimi orfanotrofi bielorussi, tante regole da rispettare, tanta severità, troppa solitudine, poco amore e scarse manifestazioni di affetto. Questo lo notiamo anche nella Casa della Gioia dal comportamento di tanti bimbi disabili che, pur con la loro difficoltà nel compiere i movimenti o ad esprimersi, sono sempre lì pronti a dare una mano nelle attività domestiche oppure a ricercare continuamente carezze e attenzioni.

Il mese a Borghetto infatti è per loro un periodo di vero divertimento, di amore e di coccole. Un mese dove finalmente qualcuno li considera importanti. Tutto questo lo possiamo fare solo grazie ai tanti volontari che ci sostengono. Con l’avvicinarsi della partenza siamo alla ricerca di nuove forze che ci aiutino ad accudire i nostri bimbi, ad accompagnarli al mare, a fare una passeggiata, a mangiare un gelato o semplicemente a giocare e stare insieme a loro.

Cerchiamo persone dal cuore grande che abbiano voglia di mettersi al servizio dei più piccolini, senza pretendere nulla in cambio. Per essere volontario alla Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito non servono doti fuori dal comune ma basta la semplicità e la voglia di aiutare gli altri. Il resto viene da sé… e poi non è vero che non si riceve nulla in cambio. Chi è stato a Borghetto lo sa bene, si riceve sempre molto molto più di quanto si dona. Spesso si creano dei legami molto forti, si vivono momenti indimenticabili ed emozioni molto toccanti ed indescrivibili.

Quest’anno parteciperanno anche gli studenti del Liceo Botta di Ivrea, guidati dalla professoressa di russo Valeria Kochyan, che grazie alla loro preziosa cooperazione hanno supportato il progetto. Con loro abbiamo attivato un progetto scuola-lavoro che li farà diventare per qualche giorno dei veri volontari. Ci aiuteranno con le traduzioni da italiano a russo e nelle tante attività ludiche che organizzeremo insieme con altri volontari a Borghetto.

Chiunque di voi abbia voglia di provare questa bella ed intensa esperienza di volontariato può contattare il referente del progetto “Chernobyl Smile” Stefano Bersano via email stefano.bersano@gmail.com o telefono al 347.4283074. Non è obbligatorio soggiornare per una settimana intera ma e` possibile fermarsi anche solo un paio di giorni o un fine settimana lungo. Non è nemmeno obbligatorio “fare” i volontari, potete semplicemente venire a Borghetto e soggiornare con noi. Vedrete in concreto il frutto della nostra raccolta fondi e delle tante iniziative che faremo. E’ un’esperienza che consigliamo a tutti e che sicuramente vi resterà nel cuore.

Il Referente del progetto

Chernobyl Smile

Stefano Bersano, Unitalsi

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