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09 Novembre 2017 - 09:31
Facciamo riferimento all'articolo del 31 ottobre sul Comune di Settimo Rottaro che è rimasto con un solo dipendente.
La prima nostra reazione si ispira al cartello sulla porta di Papa Francesco " Basta lamentarsi!".
Il drammatico allarme del Sindaco è solo la punta di un iceberg che riguarda non solo i 14 Comuni con meno di 500 abitanti della nostra zona. Ma anche i 20 Comuni da 500 a 1000 abitanti dove il fenomeno esiste anche se meno evidente.
Noi del Comitato AMIunaCittà crediamo che la soluzione per dare un servizio migliore ai cittadini e con costi minori sia di arrivare alla fusione dei 58 Comuni dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea, salvaguardando le identità locali tramite i Municipi e i loro Sindaci, eletti dai residenti.
Magari occorrono tappe intermedie, ma non è più possibile ormai assistere passivamente al degrado demografico ed economico del nostro territorio, con fuga di giovani molto più forte di quella del Piemonte. E invecchiamento accelerato: la nostra zona ha l'indice di vecchiaia più alto di tutto il Nord: 215 persone di età superiore ai 65 anni contro solo 100 ragazzi minori di 14 anni.
Settimo Rottaro in particolare ci risulta in condizioni molto critiche: in 6 anni ha perso l'8% degli abitanti e l'indice di vecchiaia è fortemente peggiorato ( da 227 a 379!)
Il nostro territorio, troppo frammentato, non può sviluppare progetti per la rinascita della nostra area, che richiedono risorse ora impossibili e un peso politico ora inesistente o svolto dalla sola Ivrea ( metropoli di 23.000 abitanti). Ricordiamo che il Sindaco di Torino, eletto dai soli torinesi, comanda anche su tutta la ex Provincia.
Con la fusione, queste risorse si possono trovare grazie a risparmi e a contributi statali e regionali: 25 milioni in 10 anni se di colpo si fondessero i 58 Comuni; molti di più se a tappe intermedie.
Le Unioni di Comuni non possono avere questa forza; da quanto leggiamo sembra che siano fonte di litigi, quindi instabili e incapaci di progetti di lungo periodo per attirare qui lavoro e investimenti. E, soprattutto, pochissimi contributi.
Invitiamo il Sindaco di Settimo ad organizzare nel suo Comune un dibattito in cui potremo spiegare le nostre proposte, da esporre ai suoi concittadini e a tutti gli interessati e saremo lieti di avere contributi anche critici.
La soluzione quindi c'è, basta afferrarla, come stanno facendo ormai in molte Regioni: si chiama "fusione e Municipi".
In questi anni le fusioni sono partite e sono già quasi 100. L'elenco completo è disponibile sul nostro sito www.amiunacitta.it
Grazie per l'ospitalità
Comitato AMIunaCittà
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