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01 Settembre 2017 - 20:11
Dopo aver plaudito all’esposto per apologia di fascismo presentato dalla presidente del Consiglio Comunale di Ivrea, Elisabetta Ballurio, e dal presidente dell’ANPI di Ivrea e Basso Canavese, Mario Beiletti, verso gli autori della pagina Facebook “inneggiante la ricostruzione e riabilitazione del pensiero fascista” e dopo aver ringraziato i due presidenti per aver rappresentato con la loro azione tutta l’Ivrea democratica e antifascista, ricordando altresì i partigiani e le partigiane che per la nostra libertà han combattuto fino a dare la vita, non possiamo ora che stigmatizzare il mutato atteggiamento della presidente del Consiglio Comunale che apre a un incontro in sede istituzionale ai soggetti aderenti alla stessa organizzazione denunciata per apologia di fascismo.
L’apologia di fascismo è un fatto grave e che un’istituzione dia spazio e legittimità a chi la pratica è ugualmente esecrabile, dare loro agibilità e visibilità politica non è “confronto democratico”, ma semplicemente un grave errore e non riuscire a capirne la gravità è preoccupante. Le istituzioni devono vigilare sulla democrazia, non c’è spazio per l’indulgenza verso chiunque istighi all’odio razziale, insulti i valori della Resistenza, denigri la democrazia, nessun dialogo può essere instaurato o tollerato istituzionalmente.
Chiediamo come Partito della Rifondazione Comunista, ma anche come cittadini e cittadine di Ivrea e del suo territorio, al Sindaco di Ivrea e al Consiglio Comunale che neghino istituzionalità all’incontro con questa organizzazione.
Condividiamo la posizione dell’ANPI che dichiara che “nel merito di un ventilato incontro eporediese con alcuni appartenenti ad un gruppo che già dai simboli tradisce una nostalgia per il passato ventennio, l’Anpi ha una sola posizione: essa non riconosce il ruolo di interlocutori ai fascisti, e non intende offrire loro un riconoscimento istituzionale, per cui l’Associazione non parteciperà al dibattito in oggetto”.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo Ivrea - Castellamonte
(in foto Cadigia Perini)
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