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IVREA. Le tante domande e i tanti dubbi di un cittadino, a cominciare dal terzo ponte

IVREA. Le tante domande e i tanti dubbi di un cittadino, a cominciare dal terzo ponte

Ivrea

Q

uando mi capitò di accennare che sono 35 anni che ad Ivrea ne succede di tutto e di più, causa le varie "giunte" che la governano fui (e lo sono ancora) ostracizzato dall'intellighentia giornalistica della città (sia andata in pensione che attuale), ma saggiamente il tempo matura e pian piano mi sta dando ragione e l'acqua malamente nascosta in modo assurdo del "Lago di Città" ritorna dove era, ovvero al suo posto naturale. Non vorrei essere catstrofico ma in tempo di disgelo artico e dei ghaccai vorrei ricordare che in "illo tempore" ad Ivrea si circolava in barca. Ora in 35 anni la CORALE (ovvero le varie giunte e consoci che si sono succedute e si succedono sulle poltrone del Palazzo) che cosa ha fatto? Glielo si continua a chiedere, ma le uniche risposte che si riescono ad ottenere sono fumose ed evanescenti e spesso fuorvianti l'interrogazione. Eppure sarebbe facile rispondere (se si sapesse qualcosa di vero sulle argomentazioni): La prima domanda che proporrei sarebbe:  se decido di scavare per una profondità superiore a 8 metri cosa trovo nel terreno dell'ex-Montefibre su cui si tende a costruire di tutto e di più perchè forse non lo si possa più fare (ovvero scavare)?

La seconda domanda sarebbe: invece che spendere denari "senza capo ne coda" a piazza Addams, bisognava capire il valore della parola manutenzione e capire che il "ponte XXV Aprile" andava monitorato ed ora "va chiuso e ristrutturato con urgenza" perchè se succede un "disastro annunciato" non ci saranno dopo ne ma e ne se come si è abituati a fare qui ad Ivrea.

La terza domanda è: ma se si chiude il "ponte" poi come si fa a circolare? Certo è che se invece di aprire un mutuo eterno per la costruzione e le manutenzoni della "passerella" si fosse pensato che "forse" Ivrea più che di passerella aveva bisogno di PONTI e circonvallazioni, invece si è perso tempo e lo si perde ancora in progetti di dilaapidazione di denari pubblici in opere che di ptimaria importanza per la città poca ne hanno... e intanto la città continua a perdere pezzi o vederli in miserevole stato: piscina docet!

La quarta domanda potrebbe essere sulle municipalizzate, su quelle ditte in cui il Comune ha la maggioranzam sui rapporti gestionali con il potere "cooperativistico" ce ne sarebbe da arrivare fino a domanda 120... in attesa di risposte a queste chiedo: perchè quando telefono in Comune per parlare con l'Ufficio X di problemi personali, la persona che risponde al telefono del centralino vuole sapere (anche se è una palese violazione della privacy) che cosa devo dire alla persoa con cui parlare se no non ti passa la telefonata? (ho riflettuto queste cose non succedevano nemmeno a Kabul o nella Berlino Est ai tempi della Stasi).

NOTA BENE: l'assurdo? ma i 160 circa dipendenti comunali a cosa servono se per un semplice "shaperfile" si devono spendere circa 10mila euro di esternalizzazione consulenziale? Magari poi per finire come per la consulenza Unesco pagata 2 volte perchè fatta in doppione,,,, Ma non tengono vergogna?

Francesco Galbiati

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