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Dal Piemonte alla Sicilia, l’Italia prepara oltre 1500 dotazioni per Gaza

Le Regioni rispondono all’appello di Roberto Calderoli per la ricostruzione della striscia

Dal Piemonte alla Sicilia, l’Italia prepara oltre 1500 dotazioni per Gaza

Dal Piemonte alla Sicilia, l’Italia prepara oltre 1500 dotazioni per Gaza

Dalle Regioni e dalle Province autonome del Paese ai Comuni. Tutti insieme per la ricostruzione di Gaza. Con ospedali da campo, sale operatorie, ambulanze, dal Piemonte alla Sicilia, ognuno, infatti, contribuirà per fornire risorse di prima necessità alla popolazione palestinese con dotazioni di prima emergenza censite sotto il coordinamento della Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni, in un elenco che è in costante aggiornamento.

Gli Enti, in sede unificata, hanno, infatti, accolto la proposta del ministro Roberto Calderoli e si sono detti 'disponibili a mettere in campo iniziative utili allo scopo prefissato, assicurando piena collaborazione'. Così oggi le Regioni hanno presentato una prima ricognizione delle risorse di prima necessità da fornire agli abitanti di Gaza.

A oggi sono oltre 1500 le dotazioni in totale che verranno messe in campo dai territori nel pacchetto di aiuti destinati a Gaza. Il numero più alto è quello relativo ai letti e alle brandine, 1197, a seguire ci sono le tende di piccole e medie dimensioni, 341 che arriveranno da quasi tutte le regioni e province autonome. Un'ambulanza sarà fornita dal Veneto, mentre i due ambulatori dall'Emilia - Romagna e dalla Toscana. Tre in totale, poi, gli ospedali da campo che arriveranno da Abruzzo, Piemonte e Toscana. Stesso numero per le cucine da campo, da Abruzzo, Marche e Sicilia.

In arrivo dall'Italia anche 30 generatori e 80 riscaldatori e condizionatori. E poi ancora: sale operatorie, pma, stazioni di decontaminazione, campi di accoglienza, moduli sanitari, abitativi, uffici, bagni e docce, tende di grandi dimensioni, celle frigo, torri faro, mezzi di trasporto dell'acqua e potabilizzatori.

Il ministro Calderoli ha, dunque, ringraziato gli enti territoriali "per la disponibilità dimostrata".

"Sono convinto - ha detto - che il loro contributo al fianco del governo sarà determinante nell'attuare una strategia efficace per gestire le emergenze e la ricostruzione della Striscia".

Le operazioni umanitarie, comunque, come ricordano le Regioni, potranno essere avviate solo quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno. Intanto, gli enti iniziano a dare il proprio contributo, definendo un quadro completo degli interventi possibili.

"Agire in maniera coordinata eviterà di disperdere le energie e consentirà di rispondere al meglio alle esigenze di ricostruzione - ha sottolineato Calderoli - obiettivo che possiamo raggiungere lavorando al meglio tutti insieme".

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