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FONTANETTO PO. I lavori di riqualificazione di Palazzo Ovis: centro documentale su Viotti e polo museale

FONTANETTO PO. I lavori di riqualificazione di Palazzo Ovis: centro documentale su Viotti e polo museale

FINESTRE A SESTO ACUTO Palazzo Ovis

L’antico Palazzo Ovis - sito in via Viotti, adiacente alla chiesa della Santissima Trinità - verrà utilizzato durante la festa di San Bononio per ospitare le diverse mostre ed esposizioni in programma; esso fa parte di un complesso e condivide il cortile con l’ex convento delle Orsoline, ora sede di associazioni musicali. Anticamente, invece, il palazzo veniva utilizzato come ospizio per i pellegrini di passaggio verso Roma e la Terra Santa. Caratteristica del Palazzo è il prospetto su via Viotti con le due finestre in cotto a sesto acuto decorate, al centro dell’arco, dal monogramma di San Bernardino. E, a proposito dell’utilizzo dell’edificio al termine della festa patronale, nel luglio scorso il Comune, proprietario dell’edificio, ha avviato un’indagine di mercato per l’affidamento dei lavori di riqualificazione dello stesso; il convento delle Orsoline è già stato ristrutturato ed è ora impiegato a foresteria nei progetti relativi alla Via Francigena, mentre Palazzo Ovis sarebbe stato individuato come centro documentale di Giovanni Battista Viotti. Mentre i lavori per il convento delle Orsoline sono stati ultimati e la struttura è entrata in funzione, quelli relativi a Palazzo Ovis erano stati avviati, ma mai portati a termine.

Il sindaco Claudia Demarchi spiega che «i lavori consisteranno nella messa in opera dei serramenti su tutti i piani, nella realizzazione dei pavimenti che ancora non ci sono, nella ristrutturazione dei servizi e nell’installazione di un ascensore affinché la struttura risulti accessibile a tutti. Questi lavori renderanno, di fatto, il palazzo fruibile». Resterà poi da realizzare l’ultimo passaggio: l’allestimento del centro documentale. Il sindaco a tal proposito aggiunge che «l’omaggio a Viotti, figura per lungo tempo dimenticata, sarà il lavoro che ci impegnerà e, per quanto riguarda il progetto, esso di fatto esiste già, ma deve essere realizzato nei suoi contenuti». L’utilizzo del Palazzo, una volta terminata la sua riqualificazione, non sarà limitato solamente a centro documentale, ma esso continuerà ad essere utilizzato come polo museale per ospitare eventi artistico-culturali.

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