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23 Giugno 2024 - 17:14
Si è ufficialmente insediato nella serata di mercoledì 19 giugno il consiglio comunale di San Carlo Canavese. A sedere sullo scranno più ambito di Palazzo Civico, per il terzo quinquennio di fila, sarà Ugo Papurello, sostenuto dalla sua coalizione “Vivere San Carlo”, che per questo mandato si presenta con una squadra rinnovata al 50% e che vede un numero uguale di donne e uomini.
“Ho già avuto modo più volte, di comunicare quanto senta la responsabilità di indossare questa fascia. Sono felice per il risultato raggiunto, un po’ meno per la diminuita partecipazione al voto e per la mancanza di altre compagini di candidati consiglieri - commenta Papurello - Questo è un ulteriore segnale della disaffezione verso la cosa pubblica”.
E sarà forse uno dei compiti più importanti di questa amministrazione, come di tante oltre, riuscire a risvegliare in tutti i residenti, dai più grandi a più piccoli, la passione per la politica, invogliando i cittadini a partecipare alle scelte della macchina comunale che, anche se alle volte può non sembrare, ci toccano sempre da vicino.
Nel corso dell’insediamento, poi, non è mancata l’occasione per ritornare sul programma elettorale, con i punti che saranno da realizzare nei prossimi 5 anni. Tra le questioni più importanti troviamo l’ambiente, con una particolare attenzione per l’abbandono dei rifiuti, i percorsi ciclopedonali, la preservazione della Riserva naturale della Vauda e le CER (Comunità di Energia Rinnovabile), con l’approvazione, tra gli ultimi atti dello scorso mandato, della creazione proprio di una Comunità sul territorio.
Spiccano, tra i punti della giunta “Papurello Ter”, la ristrutturazione dell’ex scuola primaria, del parco giochi in Piazza Cantù, maggiori aiuti (tramite il CIS) alle persone in difficoltà e l’attivazione di alcuni progetti per i giovani in concomitanza con l’avvio della biblioteca comunale.
La squadra che accompagnerà Papurello per i prossimi 5 anni
Il punto più importante del programma di Papurello tuttavia, su cui ritorniamo citando la fine del suo discorso, resta quello direttamente rivolto all’elettorato, per cercare di sanare la piaga dell’astensionismo e del disinteresse.
“Noi, come amministratori comunali, tutti gli anni nell’approssimarsi del 2 giugno consegniamo una copia della Costituzione ai diciottenni; in questi anni abbiamo visto il progressivo ridursi dei giovani che mediamente si presentano, per una percentuale che sfiora il 50 per cento. Metà dei giovani non sono interessati”.
A corredo di ciò, il sindaco Papurello ha anche scelto di condividere un aneddoto, verificatosi domenica 9 giugno, giorno della chiamata urne.
“Ero in piazza mentre un papà si stava recando a votare con il figlio ed ho percepito che il ragazzo ci andava di cattiva voglia dicendo “nessuno mi rappresenta” - dice - Probabilmente il ragazzo aveva ragione dal suo punto di vista, ma se non esercitiamo il diritto di voto, magari per quello meno peggio, poi non abbiamo diritto di lamentarci, di dire, di scrivere sui social le più stupide opinioni quando non facciamo il nostro primo dovere di cittadino. Anche per questo oggi, cari Eletti, vi lascio sul vostro posto di lavoro in sala Consigliare una copia della Costituzione. Chiudo questo inciso rivolto alle elezioni, con una citazione di Piero Calamandrei, tratta dal discorso ai giovani sulla Costituzione nel 1955: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”.
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