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Una Leinì Nuova: la coalizione di Torella si batte per il Capirone

Passini di Noi per Leinì: "La raccolta firme ha segnato una frattura tra l'amministrazione comunale e i cittadini"

Leinì, Capirone,

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La coalizione Una Leinì Nuova ha deciso di puntare, alle prossime elezioni comunali, sul Capirone. La struttura per anziani, oggetto da mesi di discussioni e polemiche, torna al centro della campagna elettorale leinicese.

A intervenire è Lucio Marco Passini, candidato al consiglio comunale di Noi per Leinì, la lista di moderati, liberali e socialdemocratici che nell'imminente tornata elettorale sosterrà il candidato del centrosinistra Luca Torella.

"Molti leinicesi - scrive sui social Passini - hanno preso parte alla raccolta firme dell'anno scorso, che ha visto la storica struttura per anziani, "il Capirone", risalente all'800, in pericolo ed in balia degli eventi. Le firme raccolte sono state oltre 1600 rispetto all'intera popolazione, pari quindi a circa il 10%. Un traguardo di tutto rispetto che segna una frattura importante tra l'attuale amministrazione comunale e i cittadini di Leinì".

 

Il banchetto della raccolta firme nel 2023



Passini ha criticato il progetto del sindaco Renato Pittalis, che aveva proposto la chiusura della struttura, diventata "obsoleta", "non attrattiva" e non più sostenibile economicamente: "Il progetto dell'amministrazione, almeno per cominciare, sembra essere quello di cedere all'ASL-TO4 parte del fabbricato, circa il 50%, per farne una struttura ospedaliera di I livello, con ambulatori specialistici, una nuova sala prelievi ed altri servizi di base. Secondo quanto divulgato, gli ospiti attualmente residenti nella porzione di struttura interessata dal cambio d'utilizzo, dovrebbero essere trasferiti in altre RSA ancora da definire, con giusta e naturale preoccupazione sia dei familiari delle persone ricoverate che dei lavoratori del Capirone stesso. I familiari temono la gestione di un cambiamento inutile, oltre che scomode ed insostenibili distanze ed i lavoratori che prestano servizio all'interno del Capirone vedono il loro futuro lavorativo opaco e nebuloso".

Va ricordato che, grazie alla petizione organizzata nell'estate del 2023 dal Comitato "Salvaguardiamo il Capirone", alla battaglia dei gruppi di minoranza e ad un'interrogazione regionale, l'amministrazione Pittalis aveva fatto marcia indietro, rimandando la risoluzione definitiva dell'"affaire Capirone" al dopo elezioni.

Se gli intenti della giunta Pittalis restano quelli di costruire una nuova casa di riposo sostenibile, l'obiettivo di Una Leinì Nuova - conclude Passini - "è quello di mantenere la struttura all'interno dell'area di influenza del Comune e di salvaguardare i suoi ospiti ed i suoi lavoratori".
La domanda sorge spontanea: che fine farà il Capirone dopo le elezioni?

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