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TORINO. Piazza S.Carlo: 32 parti civili risarcite, anche una vittima

TORINO. Piazza S.Carlo: 32 parti civili risarcite, anche una vittima

Piazza San Carlo nella serata della finale di Champions League

Sono 32 le "persone offese" per i fatti di Piazza San Carlo che hanno raggiunto un accordo con la Città di Torino e l'agenzia Turismo Torino (per il tramite delle assicurazioni Unipol e Reale Mutua) per ottenere un risarcimento. Per altre 23 le trattative sono in una fase molto avanzata. Il dato è emerso oggi a margine della ripresa dell'udienza preliminare, che fra gli imputati annovera anche la sindaca Chiara Appendino, su quanto avvenne in Piazza San Carlo durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League la sera del 3 giugno 2017, quando una serie di ondate di panico tra la folla provocò il ferimento di oltre 1.500 persone, 2 delle quali successivamente persero la vita. Questa mattina sono state depositate in tribunale delle remissioni di querela e delle dichiarazioni di revoca di costituzione di parte civile. Uno degli accordi transattivi riguarda il decesso dell'ossolana Erika Pioletti.

Piazza San Carlo: rinvio al 16/7 per trattative parti civili

E' stata aggiornata al 16 luglio, A Torino, l'udienza preliminare per i fatti di Piazza San Carlo. Il nuovo rinvio è stato disposto per permettere il perfezionamento delle trattative con le parti civili che finora non hanno raggiunto un accordo con le assicurazioni dei responsabili civili, Comune di Torino e Agenzia Turismo Torino.

Piazza S.Carlo: molte persone offese rifiutano visita medica

Sono numerose le persone offese costituite nel procedimento giudiziario per i fatti di Piazza San Carlo che nonostante gli inviti delle assicurazioni non si sono sottoposte, finora, a una visita medico legale. La circostanza è stata ribadita oggi in tribunale alla ripresa dell'udienza preliminare, che fra gli imputati annovera anche la sindaca Chiara Appendino. Le persone invitate, a partire dallo scorso 29 aprile, sono state in tutto 269. Le difese hanno sottolineato che "l'accertamento medico è necessario per definire e quantificare concretamente i danni sia fisici che psicologici", e che "chi chiede di essere accompagnato da un proprio consulente, o chiede di essere visitato nella propria città, può essere esaudito". Gli accordi transattivi raggiunti finora sono 32 e quasi tutti sono relativi a danni molto rilevanti.
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