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GASSINO. “Dialogassino? Si tratta di un progetto in crisi”

GASSINO. “Dialogassino? Si tratta di un progetto in crisi”

Elena Chinaglia Assessore

Ormai il progetto di Dialogassino è in crisi, era nato con un intento ma ora ha perso un sacco di pezzi”.

Non le manda a dire l’assessore alle politiche giovanili  e segretario provinciale di Sinistra Italiana, Elena Chinaglia, da sempre punto di riferiemento, nella giunta di Paolo Cugini, dell’area di sinsitra, esterna al Partito Democratico.

Ebbene, dal 2014 in poi, la lista, Dialogassino, che doveva essere in grado di raggruppare persone di sensiilità diversa, con il passare del tempo, è finita per diventare un raggruppamento monopolizzato, in larga parte, dal Partito Democratico, a dispetto delle sensibilità più centriste, che se ne sono andate, o di quelle più di sinistra che sono pronte, anche loro, a fare le valige.

Quel progetto - prosegue Chinaglia - era nato come un contenitore di tutti ma con il passare del tempo ha perso quello spirito originario, ora serve qualcosa di nuovo, di diverso”.

Un nuovo soggetto, una lista civica di sinistra, che potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane.

“In questo periodo è tutto molto complicato - spiega l’assessore - c’è una forte crisi dei partiti. Ma credo che una lista civica di sinistra possa essere una scelta giusta, a breve convocheremo una conferenza stampa e ne parleremo. Non siamo insensibili ai problemi dell’amministrazione e abbiamo voglia di mettere sul piatto le nostre idee, spiegare di cosa c’è bisogno in città. Ci stiamo lavorando, insieme ad altre persone, pensiamo di mettere insieme un contenitore che possa dire la sua su tutti i comuni che andranno alle elezioni nel 2019, Gassino, Castiglione e San Raffaele Cimena”.

Non manca, poi, anche la tirata d’orecchie nei confronti del (suo) sindaco uscente Paolo Cugini colpevole di non aver ancora sciolto la riserva sulla sua eventuale ricandidatura per il secondo mandato.

“Il sindaco la sta tirando un po’ troppo per le lunghe - conclude Chinaglia - è bene capire se vuole continuare a Gassino o fare altre esperienze. Per carità, nulla di male, semplicemente credo sia il caso di sapere le cose per tempo, per avere modo di organizzarsi e capire cosa fare o non fare, non possiamo metterci a fare i programmi un mese prima delle elezioni, è vero che contano più le idee delle persone ma anche le candidature vanno definite per tempo”.

Sulle future alleanze, per il momento, Chinaglia non si sbottona.

“Vedremo, intanto presenteremo le nostre idee, poi capiremo cosa fare”.

Prosegue, dunque, lo sfaldamento della civica, Dialogassino, che dal 2014 governa la città con il sindaco Paolo Cugini.

Dopo la fuoriuscita della componente centrista, vicina al mondo dei professionisti, rappresentata, negli anni scorsi, dall’ex vice sindaco Giuseppina Grosso, quella galassia ha perso molto peso nella civica.

Oggi, continua ad essere impersonata dall’attuale vice sindaco, Carlo Pignatta, spesso in contrasto con le scelte prese dalla giunta di Cugini.

Conclusa la “scissione” a destra, quindi, Dialogassino, stando alle parole della Chinaglia, potrebbe perdere un sostegno anche a sinistra, con una serie di persone pronte a mettere in piedi un progetto alternativo e lontano da una civica che ormai sembra essere terra di conquista del solo  Partito Democratico.

In questo scenario, più che confuso, resta da capire cosa faranno i componenti del gruppo consiliare Original Dialogassino, Maurizio Gazzara, Giuseppe Molinari e Rossana Lo Porto, che qualche mese fa avevano denunciato alcune problematiche e, nelle prossime settimane, potrebbero dare vita, anche loro, ad una nuova lista civica.

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