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24 Novembre 2017 - 10:28
Entro fine 2017 la casa popolare passiva di zona Case Sparse Battandero sarà messa a disposizione del Comune di Ciriè.
Lo comunica il vice presidente di Atc, Elvio Rossi, che nei giorni scorsi ha preso parte alla visita guidata della struttura organizzata nell’ambito del salone dell’edilizia Restructura. Una novità importante per l’emergenza casa che porterà in città 14 nuovi alloggi, di cui 12 bilocali e 2 monolocali, destinati prevalentemente agli anziani in difficoltà. Sono state superate, insomma, tutte le problematiche che hanno portato a spostare la data dell’inaugurazione dal 2015 fino ad oggi. Ritardi dovuti da un lato alle problematiche dell’impresa che stava realizzando i lavori, con cui Atc ha dovuto rescindere il contratto, e dall’altro alla mancanza di un allaccio alla fognatura. Già perché la casa passiva, da progetto, si sarebbe dovuta allacciare a quella che avrebbe costruito un privato, che per la crisi immobiliare però non ha più realizzato l’opera. Così la società, d’accordo con l’allora giunta Brizio, aveva affidare l’incarico per la costruzione della fognatura ed è stato necessario mettere a punto una variante urbanistica per permettere l’avvio dei lavori. Ora, come detto, finalmente ci siamo. “Per noi è fondamentale la consegna della casa passiva nel più breve tempo possibile - commenta l’assessore alla Casa, Andrea Sala -. Già per il 2017 avevamo fatto tutta una serie di ragionamenti sulla struttura, anche in termini di bilancio, per la ricollocazione di alcuni nuclei, ma non avendo la disponibilità della casa non abbiamo potuto portarli a termine”. Non appena il Comune avrà le chiavi della casa popolare passiva, l’Amministrazione darà il via alle procedure per occuparla con persone over 65 anni. “Nella prima fase - sottolinea Sala - andremo a individuare gli anziani soli e le coppie di anziani già assegnatarie di alloggi per famiglie più numerose. La nostra speranza è di ricollocare questi nuclei, anche se non sarà così facile, ma è giusto lasciare le case più grandi alle famiglie con figli. Nella seconda fase andremo a collocare due nuclei di anziani provenienti dalle case parcheggio. Per quanto riguarda il terzo step, individueremo i nuclei presenti nella graduatoria Atc già assegnatari che hanno le caratteristiche per trasferirsi in un alloggio della casa passiva, poi sposteremo l’attenzione sugli anziani che sono in graduatoria ma non hanno ancora una casa”. Queste destinazioni riguardano i primi 12 alloggi, mentre per i 2 rimanenti l’Amministrazione ipotizza l’assegnazione a persone - anche loro in emergenza abitativa - che possano anche portare avanti attività di supporto, sostegno e assistenza agli anziani.
Il progetto
Si tratta di un progetto innovativo sviluppato da Atc e Comune di Ciriè, in collaborazione con l’Environment Park di Torino. Una “casa passiva” è un’abitazione che ha bisogno di poco “combustibile” per garantire il giusto comfort ai suoi abitanti in tutte le stagioni dell’anno. L’involucro e gli impianti di una casa passiva sono, infatti, progettati per sfruttare al meglio le condizioni climatiche esterne, traducendole in comfort, risparmio energetico e riduzione dei costi riscaldamento. Si chiama “passiva” perché la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all’edificio dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. “Questo - spiega Rossi - comporta minori costi per le utenze e anche minor inquinamento”. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte che ha stanziato 2.048.687,85 euro, con un co-finanziamento di Atc di 250mila, per un totale di 2.298.687,85 euro.
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