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TORINO. Fca: Fim Cisl, azienda conferma piena occupazione Italia

TORINO. Fca: Fim Cisl, azienda conferma piena occupazione Italia

Fiat Chrysler Automobiles

Tra il 2014 e il 2016 l'occupazione negli stabilimenti europei di Fca è aumentata di oltre 2.800 unità, attestandosi a 82.489 dipendenti. E' quanto emerso dall'incontro di questi giorni, a Torino, tra le rappresentanze sindacali europei (Cae) e l'azienda automobilistica che, alla luce della conferma del piano industriale e di tutti i nuovi modelli previsti, ha assicurato "la fattibilità dell'obiettivo della piena occupazione per tutti gli stabilimenti italiani". Lo afferma il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano.

Con la produzione di oltre 1 milione di veicoli negli stabilimenti italiani si è raggiunto ormai il 97% della capacità produttiva. "Un dato estremamente positivo perché ci ha consentito di ridurre del 61% le fermate produttive dal 2014 al 2016", osserva Uliano, secondo cui è "particolarmente positivo il risultato in Italia, con oltre 6.200 nuove assunzioni. "Nel 2013 erano coinvolti negli ammortizzatori circa 19.000 full time - aggiunge - equivalenti giunti a 5.800 nel 2016".

"Ancora una volta se ce ne fosse bisogno le scelte contrattuali che abbiamo fatto negli anni passati evidenziano senza alcun dubbio che abbiamo salvato stabilimenti e occupazione nel settore industriale più importante del nostro Paese", conclude Uliano, che nell'incontro ha "sollecitato la direzione aziendale rispetto alle situazioni ancora critiche presenti in alcuni stabilimenti". 

"Il quadro complessivo, fornitoci dai vertici di Fca durante le due giornate di confronto del CAE, è certamente positivo: il periodo 2014-2016 ha rappresentato un biennio di crescita commerciale ed occupazionale, oltre che di forte miglioramento della redditività; il piano industriale e gli obiettivi futuri sono conseguentemente confermati ed Fca si è dichiarata pronta a superare anche eventuali cambiamenti di contesto di mercato". Così Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, in questa fase incaricato di coordinare i lavori del CAE, il Comitato aziendale europeo che dopo due anni si è riunito a Torino alla presenza dei delegati provenienti da 12 Paesi.

L'incontro fra Fca ed i rappresentanti dei lavoratori europei, cui ha partecipato il responsabile Emea di Fca, Alfredo Altavilla, e il responsabile delle relazioni industriali Pietro De Biasi, si è tenuto a Torino nelle giornate di ieri e di oggi ed è stato preceduto da un giorno di attività formativa.

"Dal punto di vista sindacale, registriamo con soddisfazione dal 2014 ad oggi - sottolinea Ficco - una diminuzione del 61% dell'utilizzo della cassa integrazione. Nel medesimo biennio, a parità di perimetro e quindi non tenendo conto dell'uscita di Ferrari dal perimetro formale di Fca, anche l'occupazione è cresciuta sia in Europa sia in Italia; nel nostro Paese oggi Fca conta 61 mila occupati, oltre ai circa 3 mila di Ferrari ed ai circa 7 mila di Sevel. La crescita dei volumi e delle ore lavorate è tanto più positiva se si considera che ha riguardato sia il settore auto in senso stretto sia gli altri settori, in particolare Magneti Marelli che accresce in modo molto significativo anche il proprio portafoglio clienti, e se si considera che contemporaneamente il nostro Paese ha cambiato il mix produttivo posizionandosi sull'alto di gamma. Proprio il posizionamento sull'alto di gamma può costituire una valida difesa anche dinanzi ad eventuali turbolenze di mercato ed a possibili future tendenze protezionistiche globali".

Per quanto concerne il prossimo futuro, infine "Fca conferma che proseguiranno i lanci di nuovi modelli, nonché l'obiettivo del superamento degli ammortizzatori sociali entro il 2018 - conclude Ficco -. A maggior ragione attendiamo di conoscere le vetture e le strategie che dovranno assicurare un solido futuro ed una piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani".

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