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TORINO. Unioni civili: morto Franco, con Gianni prima coppia di Torino

E' durato soltanto pochi mesi il matrimonio di Franco e Gianni, la prima coppia gay torinese di cui lo scorso agosto la sindaca Chiara Appendino aveva celebrato l'unione civile. Franco, 83 anni, il più anziano dei due, è morto questa mattina. A darne notizia, sulla sua pagina Facebook, il coordinamento Torino Pride. "Questa mattina Franco ci ha lasciato - si legge sul sito web - ma soprattutto ha lasciato dopo 52 anni il suo compagno Gianni. Ricorderemo tutti e tutte quel giorno tanto atteso. Siamo vicini a Gianni che ha perso il suo grande amore".

"La nostra è la storia di due persone che si sono innamorate, hanno scelto di vivere insieme e diventare una famiglia - aveva detto Franco il giorno del sì a Gianni - perché noi siamo una famiglia e, da oggi, lo saremo anche di fronte allo Stato".

"Speriamo che la nostra storia - aveva aggiunto - che questa testimonianza d'amore sia di esempio alle nuove generazioni". 

La Città di Torino "è vicina a Gianni per la morte di Franco". Lo afferma all'ANSA l'assessore comunale alle Pari opportunità, Marco Giusta. "Erano diventati un simbolo, in quanto prima coppia unita civilmente a Torino - ricorda - e per noi che li conoscevamo e che abbiamo accompagnato il loro percorso erano come di famiglia. Purtroppo la loro unione è durata soltanto pochi mesi - aggiunge - ma per fortuna sono riusciti a coronare il sogno della loro vita...".

Franco, morto questa mattina a 83 anni, e Gianni, 79 anni, erano diventati il simbolo delle unioni civili non solo per Torino. Lo scorso novembre la sindaca di Torino, Chiara Appendino, li aveva difesi dalle critiche mosse nei loro confronti da Vittorio Sgarbi. E di recente la coppia aveva scritto al Papa per chiedere di essere riconosciuti come famiglia. "La legge Cirinnà ci ha dato questa opportunità splendida, avevamo quasi buttato via la chiave della speranza - è un passaggio della missiva a Francesco -. Da oggi come tratterà il clero noi coppia unita civilmente? Siamo anziani, fra non molto ci presenteremo in Chiesa per l'ultima Benedizione. Saremo accolti o respinti?", la loro domanda.

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