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IVREA. Il Castello Informativo, un'idea di Andrea Moretto

  Qual è il simbolo di Ivrea? Che domande. Il Castello! Ed il simbolo della città potrebbe presto diventare una miniatura per totem da collocare nelle vie del centro. L’idea è di Andrea Moretto, professione e tecnico già tra i fondatori dell’Associazione Grande Evento del Canavese, una passione anche per le caffettiere (è l’inventore della Amoretto, la moka più piccola del mondo). Moretto ha progetto una nuova iniziativa ed è in cerca di enti pubblici o privati interessati ad investire: il “Castello Informativo”. Un totem, in sostanza, non come tutti gli altri, per mettere a conoscenza i cittadini e i turisti di Ivrea sulle varie iniziative culturali, sportive, storiche e turistiche della cittadina. Il Castello Informativo, alto circa 2,40 metri, con la base realizzata in acciaio inox e il modellino del castello di Ivrea in Cor-Ten (acciaio patinabile che imita la ruggine e che, per la sua particolare pigmentazione, richiama le Rossi Torri del Castello di Ivrea), verrebbe prodotto in più esemplari e ciascuno posizionato, previo accordi con il Comune, in punti strategici del centro e circondario di Ivrea. “Servirebbe - spiega Moretto - come mappa per chi non sa muoversi all’interno di Ivrea, dall’altra offrirebbe spunti storici, informativi. Un’altra sezione sarebbe dedicata ad un aggiornamento sugli appuntamenti previsti per le settimane successive ad Ivrea, per avere sempre un punto fisso per programmare i propri fine settimana. Non in ultimo il vantaggio di poter ricaricare gratuitamente il cellulare e nel frattempo attingere ad informazioni dal pannello o lasciare delle informazioni”. Non sarebbe il classico pannello da leggere, il classico totem anonimo fatto solo per avere ricavi pubblicitari (come se ne vedono ad Ivrea) ma soprattutto un mezzo digitale che punta a sottolineare l’identità di Ivrea. Moretto ha già presentato la proposta al comune ma la possibilità dipende anche da eventuali sponsor. “Il castello è l’emblema di Ivrea - chiosa Moretto -, il simbolo chiaro e storico e il fatto che non possa essere visitato è qualcosa che, solo turisticamente parlando, non va bene ma anche tra chi è stato in visita c’è l’idea che lo si potrebbe allestire in modo molto più appetibile.  Oggi è inagibile e quindi il problema principale è questo. Mi spiace moltissimo”.
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