La sua presa di posizione contro la scelta dell'amministrazione Leone farà certamente discutere. Perchè lui è Pino Masciari, testimone di giustizia calabrese e icona dell’antimafia. Masciari scende in campo perorando la causa dei grillini che avevano chiesto al sindaco Leone una sede per riunirsi. La sede non era stata concessa, e Silvia Cossu e i suoi, polemicamente, avevano cominciato a incontrarsi sotto le stelle, non quelle del Movimento ma quelle del Firmamento. E l’ultima volta c’era pure Masciari. Che dice la sua: "Una sala per le riunioni del Movimento 5 Stelle? Sarebbe giusto trovarla, stiamo parlando di un movimento politico, non mi sembra una cosa che cade dalle nuvole". La presa di posizione si inserisce prepotentemente nella la querelle fra le opposizioni e l’amministrazione. E dalle parti di Uniti per Leini c’è da scommettere che il suo schieramento causerà malumori, perchè gli arancioni hanno fatto dell’antimafia una bandiera. Del resto la Leone è iscritta a Libera, e appena poche settimane fa il suo gruppo si è schierato compattamente a favore della concessione della cittadinanza onoraria proprio a Masciari (su proposta della Cossu). La Cossu, incassando il sostegno di uno sponsor di peso, almeno nel campo dell’antimafia militante, adesso gongola. La consigliera ha pubblicato una foto su Facebook, con il commento: "Masciari a difesa della democrazia insieme a noi!". "Sicuramente conosce la situazione" spiega la grillina. E Masciari? Si schiera. Senza strillare, ma si schiera. "Sono venuto a trovare i miei amici leinicesi, a cui esprimo la mia vicinanza - racconta il testimone di giustizia - Penso che una sala sia da trovare, indipendentemente dal colore politico di chi la chiede. Il Comune potrebbe impegnarsi di più". Al testimone di giustizia Leini sta a cuore. "Mi era stato proposto di fare l'assessore (dai grillini ndr) e mi è stata data di recente la cittadinanza onoraria, indipendentemente da chi ha presentato la mozione - conclude - Io mi sento leinicese, mi occupo del territorio affinché tutto possa procedere nel rispetto delle regole, in modo efficiente. Leini ha patito, è un comune sciolto per 'ndrangheta, non bisogna lasciarlo solo, ha bisogno di tutti i cittadini onesti per ricominciare a rispondere alle aspettative delle persone, soprattutto dei giovani. Per i leinicesi io ci sarò sempre".
manuel.giacometto@gmail.com
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