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FONTANETTO PO. Un fontanettese alla “Antonino Chef Academy” di Cannavacciuolo

FONTANETTO PO. Un fontanettese alla “Antonino Chef Academy” di Cannavacciuolo

Sebastiano Zorgno nel corso di una puntata, a destra il famoso Chef

FONTANETTO PO. Sebastiano Zorgno, 22 anni, cresciuto tra Fontanetto e Morano sul Po, è uno dei concorrenti della nuova edizione della “Antonino Chef Academy”, in onda su Sky per sei domeniche. Qui, puntata dopo puntata, lo chef stellato Antonino Cannavacciuolo, i suoi assistenti e ospiti illustri legati al mondo della ristorazione insegnano e mostrano ai giovani partecipanti, di età compresa tra 18 e 23 anni, numerose preparazione e tecniche di cottura; ma al termine del programma e dopo numerose sfide solo uno tra questi giovani concorrenti, promesse della ristorazione, entrerà a far parte della brigata di Villa Crespi.

Sebastiano, ci puoi parlare del tuo percorso di formazione e lavorativo?

«Ho conseguito il diploma di enogastronomia presso l’Istituto alberghiero “Sergio Ronco” di Trino , a scuola ho iniziato a confrontarmi con il duro e bellissimo lavoro del cuoco, mentre ero uno studente lavoravo da Balin, un piccolo ristorante gourmet sito nella zona delle risaie, lì capii che lavorare nella ristorazione sarebbe stato il mio futuro.

Successivamente ho accumulato esperienze lavorative e mi sono spostato in diversi luoghi d’Italia, da un ristorante stellato nel porto di Cesenatico a un ristorante tradizionale delle Dolomiti, dal Salone del Gusto di Torino alla Locanda del Sant’Uffizio di Enrico Bartolini. Attualmente  faccio parte del progetto incentrato sul Riso Rosa Verelé, una varietà di riso nata nel vercellese, caratterizzata da una cromaticità sbalorditiva». 

Come sei arrivato nella cucina della “Antonino Chef Academy”?

«Sono stato contattato dalla produzione Endemol, poi ho affrontato tre provini. Dopo aver superato queste selezioni ho sostenuto un colloquio e infine una prova pratica. I dieci aspiranti partecipanti che hanno passato positivamente la prova pratica sono arrivati alla prima puntata del programma. Il format prevede in tutto sei puntate, siamo all’inizio. Il programma va in onda su Sky e sulla piattaforma Now». 

Come stai affrontando questa nuova esperienza?

«Nella prima puntata, quando sono arrivato nella cucina della “Antonino Chef Academy” ero davvero emozionato, ma entrare in contatto con Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più importanti della cucina italiana, mi ha dato la forza per impegnarmi al massimo. Passo dopo passo l’accademia mi sta dando una lezione di vita: spinge me e gli altri concorrenti al confronto e al rispetto. Con alcune persone sto legando di più con altre meno, ma penso sia normale, inoltre non dobbiamo dimenticare che si stratta di una sfida, quindi alla fine c’è anche la parte di competizione». 

Come vedi il tuo futuro?

«Tra uno o due anni mi vedo ancora nelle cucine di alto livello, sia in Italia che all’estero, per imparare, però in futuro mi piacerebbe aprire una mia attività, non so ancor dove e con quale modalità ma vorrei creare qualcosa che sia mio. Mi piace imparare e mettermi in gioco. Inoltre mi sono accorto che la televisione non è poi così male, è un mondo affascinante che ti può dare molto».

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