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20 Gennaio 2021 - 11:15
La filiale è in corso Massimo Montano
L’agenzia Bpn di corso Massimo Montano potrebbe chiudere nei prossimi mesi per effetto del passaggio della Banca Popolare di Novara sotto la diretta gestione del Banco Popolare di Milano; la notizia ha suscitato incredulità e malumori tra i fontanettesi; la filiale è, insieme agli uffici postali di via Viotti, l’unico punto che offre servizi di tipo bancario in paese; inoltre la filiale è l’unica ad offrire un servizio di sportello bancomat sul territorio comunale.
Tra i soggetti che potrebbero essere maggiormente penalizzati dalla chiusura ci sono gli anziani, che non hanno dimestichezza con i servizi di home banking che permettono di svolgere alcune operazioni bancarie da casa, e chi ha difficoltà a spostarsi oltre i confini del comune per ragioni di salute o perché sprovvisto di auto; la chiusura dell’unica filiale potrebbe rappresentare un problema anche per i commercianti perché si troverebbero costretti a recarsi nei centri limitrofi per cambiare i soldi e depositare i contanti.
Appena appresa la notizia la sindaca Claudia Demarchi ha elencato alla direzione della Banca i numerosi motivi per cui è indispensabile mantenere aperta la filiale fontanettese ed ha commentato: «Per un piccolo paese mantenere i servizi essenziali, e certamente la presenza di uno sportello bancario è fra questi, diventa fondamentale per garantire ai residenti un buon livello di qualità della vita. Tra i clienti della banca ci sono molte persone anziane, non è pensabile immaginare che possano recarsi fuori paese per il disbrigo delle proprie pratiche né che possano operare online.
Il Comune - ha concluso Demarchi - farà di tutto per scongiurare tale evenienza. Le banche sono soggetti privati però dovrebbero essere consapevoli che svolgono un importante servizio rivolto ad un vasto pubblico e pertanto dovrebbero avere, e mi auguro che avranno, una particolare sensibilità per comprendere le buone ragione di una comunità per la quale la chiusura della banca sarebbe un depauperamento del paese inaccettabile».
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