La Protezione Civile comunale di Favria ha portato aiuto nel centro Italia. Da lunedì 7 fino a domenica 13 novembre due volontari sono stati nel Comune di Preci, vicino a Norcia: il consigliere comunale e referente del gruppo, Luca Cattaneo, insieme a Giorgio Iacontino con due funzionari della regione Piemonte, Riccardo Conte e Simone Toro. Quindi quattro unità, come squadra supporto regione Piemonte. Cattaneo ci racconta come è andata: “Amo profondamente il Canavese, Favria ed il territorio in cui vivo con la mia famiglia e nel quale lavoro. l’Umbria é sicuramente la mia seconda casa - sottolinea il consigliere -. Quando ho bisogno di staccare la spina dallo stress quotidiano, mi concedo sempre qualche giorno in quella che io definisco una terra magica. Assisi, Spello, Montefalco... e poi ancora Norcia con Cascia sono dei luoghi fantastici: architettura e spiritualità si fondono in un territorio mozzafiato. Per non dimenticare le prelibatezze dei prodotti umbri e la sua vocazione turistico ricettiva. Negli ultimi anni ho viaggiato nell’Umbria in lungo ed in largo ed arrivo, al termine di una settimana molto particolare, proprio dall’Umbria. Grazie al Settore Protezione Civile della Regione Piemonte ho avuto l’opportunità di portare aiuto alle popolazioni del centro Italia duramente colpite dal terremoto”. Dopo la scossa del 30 ottobre, il Comune di Norcia ed alcuni altri piccoli centri attorno alla città natale di San Benedetto, hanno subito gravi danni alle abitazioni e al patrimonio artistico e culturale. “Ho vissuto una settimana in un’Umbria - aggiunge Cattaneo - ferita e distrutta dalla terribile scossa di terremoto di fine ottobre, con persone che hanno perso tutto in pochi secondi, costrette a vivere sotto ad un container con il gelo e la neve che da sabato ha fatto la sua prima comparsa. Tutto é diverso: centri storici chiusi, macerie ovunque, tende e campi di accoglienza per dare ricovero agli sfollati. Per una settimana siamo stati a Preci, un piccolo comune nelle montagne limitrofe a Norcia. La gente che ha perso casa e molti dei propri averi, non ha però perso la forza e la voglia di andare avanti, di rialzarsi e di iniziare tutto da capo. Il percorso sarà lungo e difficile, ma gli umbri sanno essere forti e tenaci. Lascio Preci conservando ilricordo di una persona speciale. Ho conosciuto Nunzia al centro Caritas. Una piccola signora, ma con un cuore grande grande. Tutti i giorni, dal mattino sino a sera Nunzia é presente al campo ad aiutare gli sfollati. Aiuta tutti, anziani e giovani, come farebbe la nostra mamma. Nunzia ci ha dato una grossa mano: ci ha accompagnato nelle case della gente, ci ha fatto entrare dentro e ce li ha fatti conoscere. Nunzia ci ha dato una mano a mappare e censire il territorio. Tutti a Preci la conoscono: con lei ci siamo sentiti meno stranieri e soprattutto ci ha fatto vedere sguardi, emozioni, pianti che lasciano segni indelebili. Saluto Preci e Norcia non con un addio, ma con un arrivederci”.
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