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01 Novembre 2015 - 17:54
Inaugurazione Expo
Dopo i fuochi d'artificio e le feste nei padiglioni fino a notte fonda, oggi il sito di Expo ricorda le atmosfere surreali di un quadro di De Chirico, con solo qualche ombra che si muove: gli addetti alla sicurezza, qualche vigile del fuoco che approfitta per fare le ultime foto ricordo, gli addetti alle pulizie. Non c'è traccia delle migliaia di persone che hanno affollato il Decumano per 184 giorni, basta code nei padiglioni, nessuna postazione dove vendono da mangiare. Nemmeno i dipendenti e i volontari che ieri, lasciando ormai a notte fonda il sito, si muovevano a gruppi intonando slogan da stadio tipo "noi non siamo visitatori", oppure "disoccupati, da domani tutti disoccupati". Domani la situazione comincerà a rianimarsi. Ci sono tutti gli scatoloni da imballare, primo passo per poi procedere allo smantellamento dei padiglioni. Però oggi è ancora comunque festa e a Milano le code, dai tornelli di Rho, si sono spostate in città. Oggi infatti in via Tortona è la festa di 'Expoincittà', il calendario di eventi (quasi 50 mila) che ha animato centro e periferia nei sei mesi dell'esposizione. E che rimarrà come format anche in futuro, a partire da un cartellone di eventi in vista del Natale. Negozi aperti, qualche bancarella davanti all'Italian Makers Village organizzato da Confartigianato e soprattutto visite gratuite al Mudec, il nuovo museo delle Culture che è stato inaugurato ufficialmente con la sua collezione permanente solo qualche giorno fa, sono state gli ingredienti della festa. Gratuito il museo e gratuite anche le mostre appena allestite (una dedicata a Gauguin e una alla Barbie). In molto hanno voluto approfittare dell'occasione e quindi subito dopo l'apertura alle 9.30 si erano già formate delle ordinatissime code che si sono via via allungate durante la giornata arrivando in strada. "Siamo abituati con Expo - ha detto qualcuno - Nulla rispetto all'attesa per vedere il padiglione del Giappone". "Ho visto che è una coda gentile - ha osservato il sindaco -. I milanesi si sono ripresi l'orgoglio di essere cittadini di Milano, senza competizioni con altre città ma per il sindaco è una delle cose più meravigliose accadute in questi mesi". "Per me Expo in città è stato uno slogan: non ho visto nulla perché sono stato relegato sei mesi là e quindi ora cercherò di recuperare" ha scherzato il commissario Giuseppe Sala al Mudec. "Io - ha invece raccontato il segretario Bie Vicente Loscertales - mi sono preso tre giorni sabbatici ad agosto. Sono venuto a Milano con mia moglie e non ho messo piede ad Expo ed è stata un'esperienza fantastica. Questo spirito deve continuare a dare vita alla città".
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