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13 Giugno 2015 - 16:47
Bagno di folla e molti complimenti all'Italia: il presidente dell'Ecuador arriva di primo mattino all'Expo di Milano per inaugurare il padiglione di Quito, accolto dai tanti connazionali residenti in Italia. Nel discorso di presentazione, e successivamente al padiglione, Correa ha parlato non solo dell'Expo ("complimenti per questo straordinario successo") ma di diversi argomenti, dal Papa all'Italia e alla 'revolucion' socialista in corso nel suo paese. Senza dimenticare i mille ricordi personali dell'Italia. Correa ha per esempio strappato un forte applauso quando, scherzando, ha ricordato gli anni in cui studiava a Bruxelles e veniva spesso in Italia: "Che bello visitare ora il vostro paese senza fame, tutto può essere apprezzato molto meglio". "Questo è un paese affascinante, la gente, la cultura, la gastronomia", ha poi aggiunto, indicando una ad una le tante città italiane che conosce bene. Ma non ci sono solo ricordi: "tra gli aspetti che ci interessano di più dell'Italia - ha precisato il presidente all'ANSA - c'è il modello della piccola e media industria, in particolare sul fronte della creazione dei posti di lavoro, il valore aggiunto, la distribuzione della ricchezza. Abbiamo molto da imparare delle pmi e micro-imprese italiane". Correa si è poi soffermato sul tema dei tanti connazionali che vivono in Italia. "A Milano c'è quasi la metà dei 100 mila ecuadoriani residenti nel paese: sono le nuove comunità nate dopo la crisi economica e finanziaria in Ecuador del 1999, frutto della 'deregulation' dei mercati. Sono stati esuli della povertà, ed espulsi da modelli economici nefasti". "Ora invece tutti noi abbiamo una patria e le rimesse di chi è emigrato ci hanno permesso di vivere nel dopo-crisi", ha proseguito Correa, che ringraziando l'organizzazione dell'Expo e le autorità ha in particolare sottolineato la presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso, il quale ha sua volta salutato Correa e l'Ecuador: "Grazie per il vostro modello basato sul 'buen vivir'. Per noi è motivo di orgoglio che l'Ecuador abbia scelto l'Expo di Milano per la sua prima partecipazione ad un'Esposizione Universale". Correa ha poi spiegato le diversità degli ecosistemi dell' Ecuador, un "paradiso". E lo ha fatto intrecciando tale paragone con il Papa. "Sapete che Argentina e Brasile sono acerrimi nemici nel calcio. Al punto che a volte si dividono anche sulla religione, l'Argentina rivendica che il Papa è argentino, il Brasile replica che allora Dio è certamente brasiliano. Bene, io dico a Brasile e Argentina che se il Papa è argentino e Dio è brasiliano, il Paradiso è certamente ecuadoregno".
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