AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
11 Marzo 2025 - 22:55
Due mondi apparentemente lontani ma uniti da un vibrante filo invisibile fatto di emozioni e sorrisi, si sono incontrati regalando ai presenti una mattinata ricca di emozioni.
A Leini le voci dei bambini e delle bambine delle classi quinta A e quinta G della scuola primaria "Anna Frank" hanno incontrato gli occhi emozionati degli ospiti della casa di riposo Capirone. In mezzo a questo incontro tra giovani e anziani, c’è stato un elemento che ha saputo unire tutto: il teatro.
L'evento, che si è svolto grazie all’impegno e alla passione del dottor Massimo Forzano, insieme alle insegnanti Manuela Petris, Elena Melotti, Stefania Fiandaca, Monica Roseo e Mariagrazia Lacaita, ha avuto come obiettivo quello di creare un ponte tra le generazioni, facendo incontrare due realtà che troppo spesso si trovano separate dalle circostanze della vita. La magia di questo spettacolo teatrale ha portato nelle sale della casa di riposo un’ondata di emozioni che ha travolto tutti, giovani e meno giovani, spettatori e attori, condivisione e sorrisi.
La vicesindaca di Leini, Bruna Panero, non ha nascosto la sua gioia e soddisfazione per il successo dell’iniziativa.
"Una bellissima iniziativa che si è tradotta in un bellissimo spettacolo - ha commentato - Molto bravi tutti i bambini e le bambine che si sono esibiti al Capirone, molto soddisfatti gli ospiti della Rsa, che hanno gradito questa insolita e allegra visita".
I bambini recitano per gli ospiti dell'RSA
La sua osservazione non è solo un commento sullo spettacolo, ma una riflessione sul valore di queste esperienze, che sono capaci di costruire legami e di abbattere le barriere tra le generazioni. E alla fine della rappresentazione, tra gli applausi e i sorrisi che si sono scambiati i più giovani e gli anziani, si è vista chiaramente la soddisfazione di tutti: una soddisfazione che non viene solo dal vedere uno spettacolo ben riuscito, ma anche dalla consapevolezza di aver condiviso qualcosa di prezioso.
Lo spettacolo, infatti, si è trasformato in una forte esperienza emotiva che ha fatto emergere l’importanza di sentirsi vivi, di sentirsi parte di una comunità.
I bambini, con la loro spontaneità, hanno portato al Capirone un raggio di luce, mentre gli anziani, con il loro sorriso, hanno restituito ai più piccoli tutta la dolcezza e la tenerezza divenendo " nonni per un giorno".
Un esempio tangibile di come il teatro possa essere uno strumento potente per stimolare l’empatia, il rispetto e la comprensione reciproca tra generazioni. È un'occasione in cui gli anziani non sono solo testimoni della gioventù, ma ne sono partecipi, e i bambini non sono solo i destinatari della saggezza, ma anche coloro che la rinnovano e la portano avanti con il loro entusiasmo.
Alla fine dell'intensa mattinata quello che rimarrà nei cuori dei presenti non sarà solo il ricordo di uno spettacolo teatrale, ma un sentimento di gratitudine e di speranza, una consapevolezza che, a volte, bastano piccole azioni, come quelle di una mattina a teatro, per cambiare la vita di chi le vive.
E in questo, Leini ha dimostrato di essere molto più di una città: è una comunità che sa come prendersi cura degli altri, attraverso gesti semplici ma significativi, che lasciano il segno nel cuore di tutti.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.