Dario Fo porta in scena la sua Franca attraverso le parole e aneddoti di 'In Fuga dal Senato', il libro a cui la Rame ha lavorato fino alla fine, e guardando all'attualità. Pubblicato postumo da Chiarelettere e già in ristampa a 14 giorni dall'uscita', è il racconto della sua esperienza di senatrice, dall'aprile del 2006 alle dimissioni nel gennaio 2008, e delle sue battaglie di una vita. E' un ritratto del ''frigorifero dei sentimenti'' come la Rame - morta il 29 maggio 2013 - definisce il Senato, e dei personaggi incontrati in quei 19 mesi da Giulio Andreotti ad Anna Finocchiaro a Marcello Dell'Utri, Livia Turco e Antonio Di Pietro. ''Sarà un insieme di monologhi e dialoghi. Sarò in scena con altri tre attori. Farò dei commenti ai personaggi e racconterò episodi legati al libro'' dice all'ANSA Dario Fo che debutta con 'In Fuga dal Senato' il 7 novembre al Teatro Politeama di Genova con Roberta De Stefano, Maria Chiara Di Marco e Jacopo Zerbo, e poi sarà in tour a Firenze, Bologna, Roma, Torino, Napoli, Padova, Chiasso e Milano. ''Non abbiamo ancora date precise ma ci sono già queste città'' dice Fo. ''Si entra ed esce dal testo dando certamente una dimensione diversa dalla lettura del libro. Soprattutto ci legheremo all'attualità, a tutto quello che succede. Improvviseremo e ovviamente ogni spettacolo sarà diverso perchè quello che succede nella vita di tutti i giorni verrà messo in scena. Il teatro è il paradosso della cronaca'' spiega Fo. ''Un pò come ho fatto l'altro giorno - racconta Fo - scrivendo un testo su quello che facevano i capi vichinghi che alla morte seppellivano con se tutta la famiglia, il gruppo, i servi, i cani e ho pensato a Berlusconi che sta andando verso la fine e vuole coinvolgere tutti gli altri perchè se li lascia qui non sanno cosa fare: senza una professione, senza soldi e vizi, senza un partito, un capo''. ''Il libro di Franca è pieno di aneddoti e personaggi'' dice Fo e sottolinea il ''cinismo terribile'' di un passaggio in cui la moglie si rivolge al ministro Turco per sottoporle il caso di un bimbo di Firenze con problemi gravi. ''Lei, con un gesto di fastidio con la mano, quasi fossi una mosca inopportuna, aveva risposto: 'No, non posso far nulla'. A quel punto avevo azzardato: 'Ma la prego, pensi se fosse un suo nipotino...'. 'Non ho nipoti'. E si era come pietrificata'' racconta la Rame nel libro. E poi nello spettacolo ''c'è la vita di Franca. Lei è entrata in tutte le carceri d'Italia, ha partecipato a migliaia di campagne in difesa dei diritti. Il suo rapporto con la vita reale è enorme e questo bisogna riconoscerlo. Le cose che Franca diceva allora - sottolinea Fo - e sulle quali è sempre intervenuta con sarcasmo e ironia sono di enorme attualità oggi''. E' stata una delle prime, continua ''a parlare del traffico del gioco d'azzardo. Tutto questo bisogna ricordarlo. Il popolo italiano è disinformato ma soprattutto conosco la pigrizia della gente che ha bisogno di essere stimolata. Io uso il mestiere di Franca, che aveva secoli di esperienza teatrale nel dna, e mio per questo''. ''Rimontando i fatti e i pensieri nel tempo, ho stracciato e gettato storie e avvenimenti in gran numero giacché, come ho imparato in questa mia vita vissuta nel teatro, non c'è assoluto che conti più della sintesi, il che vuol dire stringere e liberarsi d'ogni ridondanza a vantaggio dell'essenziale'' scrive la Rame nel suo libro. Il biglietto dello spettacolo costa 10 euro con un buono sconto di 4 euro per l'acquisto di una copia del libro.
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