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Settimo Torinese

Cinque ragazze dell’IIS Galileo Ferraris sul Treno della Memoria

Cinque ragazze dell’IIS Galileo Ferraris sul Treno della Memoria

La storia è importante perché ci aiuta a comprendere il passato. Cinque ragazze dell’IIS Galileo Ferraris di Settimo sono partite, il 27 febbraio, con il “Treno della Memoria” per un viaggio di sette giorni per un progetto formativo e culturale che le porterà nei luoghi in cui si sono svolti i più atroci eccidi nella Seconda Guerra Mondiale, come il campo di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Ma anche luoghi in cui la speranza ha avuto uno spiraglio vitale e dove molte persone si sono salvate grazie al coraggio di alcuni valorosi uomini, com’è avvenuto nella fabbrica di Oskar Schindler a Cracovia.

 

                      

 Giulia Comito, Chiara Zito, Giulia Bugni, prof Gaetano Restivo, Cristina Coppola e Imane Benaly

Quello del “Treno della Memoria” non è un viaggio semplice, è un tuffo reale in un tragico periodo storico, un passato che ha bisogno di essere ricordato e non dimenticato. Un passato che aiuta a capire, anche se a volte diviene complicato comprendere tutto quello che accadde, ma che può seminare alcune pericolose scintille nel nostro presente. L’obbiettivo, infatti, del “Treno della Memoria” è proprio quello di non spazzare via il ricordo di milioni di deportati, di milioni di persone uccise per una convinzione completamente errata sulla superiorità di una razza rispetto a un’altra.

“Sono venuta a conoscenza del Treno della Memoria alcuni anni fa dalla mia vicina di casa- ha detto Cristina Coppola, della 5 B Turistico,- e appena ho sentito parlare di questo progetto ho subito dato la mia adesione. Voglio sapere e conoscere quello che avvenne negli anni della Seconda Guerra Mondiale, e a volte è molto utile avere delle esperienze concrete e non solo teoriche dei fatti. Sarà un’esperienza che mi cambierà e mi aiuterà a crescere”.

“Sono grata alla scuola per l’opportunità di partecipare a questo progetto - ha aggiunto Giulia Bugni, della 5° E Socio-sanitario, - penso che sarà emozionante e costruttivo visitare, sempre con il massimo rispetto, alcuni luoghi che sono stati testimoni di milioni di morti. Persone che hanno perso la vita senza nessuna colpa, solo per il fatto di essere considerate inferiori”.

Chiara Zito, della 5° E Socio-sanitario, afferma che è importante capire cosa sia successo in quel periodo, proprio per evitare che la storia si possa ripetere. E un modo per farlo è viaggiare e conoscere i fatti.

“Sarà un’esperienza che mi farà certamente crescere - ha sottolineato Giulia Comito,  della 5° E Socio-sanitario, - ho anche un po’ di paura perché sarà sicuramente diverso vedere dal vivo un campo di concentramento che studiarlo sui libri o guardarlo in televisione. Un’esperienza formativa molto forte”.

“Mi piace conoscere la storia, non solo sui libri, ma soprattutto andare in presenza per cercare di capire- ha concluso Imane Benaly, della 5° B Turistico,- Sarà forte ma solo in questo modo, sono convinta, che si possa avere la consapevolezza di quello che è successo. Avere una maggiore conoscenza di ciò che è stato ci può aiutare a non ripetere gli errori del passato”.

Il progetto Treno della Memoria, che per l’IIS Galileo Ferraris di Settimo ha come referente il professor Gaetano Restivo, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Camera e del Senato e del Parlamento Europeo ed ha avviato dei protocolli di intesa con Associazione Nazionale Comuni Italiani, Treccani e Unione delle Province Italiane.

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