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Settimo Torinese
02 Dicembre 2022 - 11:29
DAD (foto d'archivio)
La pandemia ha avuto un impatto pesante sugli studenti. Il mondo della scuola, con la sospensione delle lezioni, la didattica a distanza, la riapertura, le quarantene, è stato stravolto in gran parte dei suoi meccanismi. Il Comune di Settimo, in collaborazione con la Biblioteca Archimede, ha cercato di analizzare gli effetti sui ragazzi, anche per provare a mettere in campo strumenti utili a gestire questo tipo di situazione.
«Lo ha fatto sottoponendo, fra maggio e giugno 2022, un questionario anonimo a studenti, studentesse, alle loro famiglie e agli insegnanti - spiega lo psicologo Pasquale La Colla che ha curato il progetto - Le persone coinvolte sono state 723, di cui 323 alunni delle scuole medie, 270 genitori e 130 insegnanti.
I dati che emergono confermano le importanti ripercussioni negative della pandemia. Un terzo dei ragazzi ha dichiarato che, malgrado la necessità, durante quel periodo non ha potuto parlare con nessuno dei propri stati d’animo, soprattutto per la difficoltà ad esternare le proprie emozioni.
Il 27% di loro ha avuto un parente ricoverato o un lutto portato dal covid.
Uno dei maggiori elementi di sofferenza è stato provocato dall’impossibilità di vedere i propri amici (66%) e di svolgere sport e attività ricreative (62%).
Il 30% ha riferito che i genitori hanno avuto problemi di lavoro e il 10% un aumento dei litigi in famiglia. Circa uno studente su quattro ha registrato un calo della propria motivazione nello studio e una maggior facilità a distrarsi.
La pandemia ha aumentato l’utilizzo di dispositivi elettronici, con conseguenze non del tutto negative: per esempio oggi il 49% degli studenti preferirebbe alternare lezioni in presenza e lezioni online, e il 90% degli intervistati non avrebbe problemi a utilizzare strumenti informatici in caso di ritorno alla DAD, anche perché l’esperienza ha migliorato le competenze digitali.
Il 73% del campione oggi dichiara che la sua situazione attuale è tornata alla normalità pre-pandemia e quasi tutti chiedono di poter potenziare le uscite con la classe e le attività sportive e ricreative.
«L’unico modo per trarre elementi positivi dalle situazioni di crisi è affrontarle con metodo per farsi trovare preparati nel caso si ripresentino – commenta l’assessore alla scuola Alessandra Girard – Il questionario e l’analisi dei dati sono un buon punto di partenza per sistematizzare l’ascolto dei ragazzi e delle ragazze che hanno vissuto in prima persona questa esperienza, dei loro genitori e dei docenti. Ripartiamo da qui quindi per provare, anche in collaborazione con gli istituti, a immaginare una scuola migliore che sappia tenere conto delle nuove necessità. Per provare a investire le risorse in una direzione positiva per tutti, con uno sguardo il più possibile lungimirante, consapevoli che l’istruzione è il pilastro sul quale poggia il nostro futuro».
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