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SETTIMO TORINESE. “Il direttore”: storia della Farmitalia al cinema

SETTIMO TORINESE. “Il direttore”: storia della Farmitalia al cinema

Maurizio Orlandi durante le riprese del film

SETTIMO TORINESE. Il Direttore: un film che racconta la storia di Settimo degli anni ’70.

Venerdì 17 settembre alle ore 20.45, presso il cinema Petrarca in via F. Petrarca 7 a Settimo è in programma il docu-film intitolato “Il Direttore” di Maurizio Orlandi, una produzione Cooperativa Filmrouge di Torino, con un sostegno finanziario della Film Commission Torino Piemonte, città di Settimo, Fondazione ECM e comune di Gavorrano.

Il Direttore è un film documentario che racconta la storia di Albo Orlandi, padre di Maurizio, che da Gavorrano,  nella Maremma toscana dove faceva il segretario del direttore nelle miniere di pirite della Montecatini, venne trasferito nel 1969, dalla Montecatini alla Farmitalia di Settimo Torinese, come direttore del personale. Erano i mesi dell’ “Autunno caldo”, delle lotte politiche e sindacali, ma era anche il periodo del terrorismo e delle Brigate Rosse.

Albo era una persona, a detta del figlio, rigida ed intransigente, coerente con il ruolo di direttore, e gestiva i rapporti con il Consiglio di fabbrica, nelle aspre vertenze sindacali, dove si decidevano i licenziamenti, le assunzioni, i premi e la cassa integrazione.

Un lavoro delicato e complesso, che lui svolse fino al 1978, anno in cui, all’improvviso, diede le dimissioni. Era l’anno del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro. “Nella vita di mio padre, - ha detto Maurizio - però, c’era anche un’altra storia. Era stato un antifascista, partigiano combattente nella Resistenza a Firenze. Arrestato e torturato dalla Banda Carità. Riuscì a fuggire dal carcere Le Murate, e raggiungere i partigiani in montagna, dove combatté con la Brigata Garibaldi Fanciullacci fino alla Liberazione della Toscana. In seguito, fu presidente del CLN di Gavorrano negli anni della “resa dei conti” e dell’epurazioni”.

Due storie diverse e contrapposte della stessa persona. Due pagine della sua famiglia, vissute in maniera contraddittoria. Da un lato, quella dell’eroe partigiano, vista come un’esperienza di grande valore morale, politico e civile, dall’altro, quella del Direttore del Personale, vissuta con un certo imbarazzo e che il figlio contestò, nel passato, anche risolutamente.

Due parti di una vita che Maurizio, fino ad oggi, ha tenuto nettamente separate, come se ci fosse stato un prima e un dopo, un confine tra quello che ha accettato e quello che ha rimosso. “Raccontare la parte mancante della storia di mio padre - ha aggiunto Maurizio - e cioè quella relativa agli anni della Farmitalia e della Montedison significa per me, oggi, scavare dentro la vicenda esistenziale   di   un   uomo   che   aveva   dovuto   fare   i   conti   con   le   proprie contraddizioni, i propri dubbi e, soprattutto, con la propria solitudine, proprio per il ruolo, a dir poco scomodo, da lui rivestito all’interno come direttore del personale. Ancora di più, poi, se messo in relazione con il suo passato di antifascista e valoroso partigiano”. 

Il Direttore, quindi, è la storia di un personaggio e di un’epoca storica. Ma è anche il racconto di un figlio che parte dal bisogno di ricucire una cesura, quel pezzo mancante nella storia di un padre e della propria famiglia. 

Un film di Maurizio Orlandi, soggetto e sceneggiatura di Maurizio Orlandi, regia di Maurizio Orlandi, fotografia di Angelo Santovito, e montaggio di Enrico Giovannone. Potrà essere visto venerdì 17 settembre, ingresso gratuito alle ore 20.45, presso il cinema Petrarca in via F. Petrarca 7 a Settimo, fino a esaurimento posti, solo ai possessori dei Green Pass Sanitario.

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