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Un ponte di libri tra Ivrea e Beit Ummar: solidarietà contro l’apartheid

Il Circolo Prc di Ivrea sostiene la campagna “Un ponte con Beit Ummar” con un banchetto di libri al Cinema Politeama. Il ricavato sarà devoluto per aiutare la città gemella palestinese colpita dall’occupazione.

Un ponte di libri tra Ivrea e Beit Ummar: solidarietà contro l’apartheid

Il Circolo di Ivrea del Partito della Rifondazione Comunista aderisce alla campagna avviata dal Comune di Ivrea “Un ponte con Beit Ummar” con l’iniziativa Un punto di libri da Ivrea a Beit Ummar.

Per tutto il mese di dicembre, nell’atrio del Cinema Politeama a Ivrea, nei giorni e orari di proiezione sarà presente un banchetto con libri: classici della letteratura italiana e internazionale, saggi, libri di resistenza e altre pubblicazioni. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto alla campagna Un ponte con Beit Ummar, che ha l’obiettivo di realizzare un progetto di solidarietà con la città gemella in Cisgiordania.

"Come Circolo Prc di Ivrea - commentano - siamo stati fra i promotori della richiesta all’amministrazione comunale della ripresa di rapporti continuativi con la cittadina che soffre pesantemente per l’occupazione israeliana. Come in tutti i paesi palestinesi, gli abitanti di Beit Ummar vivono sotto occupazione, privati della libertà, stretti in un regime di totale apartheid. Subiscono quotidiani attacchi (alle case, alle coltivazioni, alle persone), attacchi gratuiti, non provocati. Sono vittime inermi della quotidiana e cieca violenza dei coloni israeliani, una violenza tollerata, se non sostenuta, dal governo del paese. Privati spesso dell’acqua, elemento essenziale di vita, impediti a raccogliere i frutti delle loro coltivazioni, vivono in un costante clima di terrore."

L’ultimo messaggio ricevuto dalla portavoce dell’amministrazione di Beit Ummar, qualche giorno fa, dice: "Carissimi amici, speriamo che stiate bene e che continuiate a pregare per noi. Siamo stati sorpresi stamattina dalle forze di occupazione, che hanno demolito due case e una piccola struttura utilizzata per l'agricoltura. La pressione è aumentata e la situazione è diventata più difficile. Vi chiediamo di intensificare le vostre preghiere. I vostri amici a Beit Ummar.”

La verità è che i potenti del mondo non fermeranno mai le guerre, perché il mercato delle armi è troppo redditizio. La pace, a loro, non conviene. Le popolazioni, invece, tutte — in guerra e in momentanea pace — hanno molto da guadagnare da un mondo senza armi, un mondo dove i miliardi spesi per le armi vengono dirottati sulla spesa sociale, sull’istruzione, sulla sanità e sul bene del pianeta.

"Lottiamo per un mondo di pace e per sostenere i popoli oppressi - sottolinea il Circolo - Invitiamo la cittadinanza a contribuire a questa iniziativa e a tutte le altre organizzate per sostenere la campagna di solidarietà Un ponte con Beit Ummar. Ringraziamo l’amministrazione, in particolare l’assessora Patrizia Dal Santo, per la piena disponibilità e condivisione nella ripresa dei rapporti con la nostra città sorella e per l’attivazione della campagna di solidarietà."

Punto libri

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