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Gli alpini di Favria compiono 100 anni

W l’Italia repubblicana ed  evviva  gli Alpini e buon inizio centenario  Alpini Favriesi.

2 GIUGNO INIZIO  FESTEGGIAMENTI CENTENARIO ALPINI FAVRIESI 1924 - 2024

Il due giugno a Favria si festeggia la Festa della Repubblica con gli Alpini di Favria che portano avanti i festeggiamenti del centenario, il gruppo è stato fondato nel lontano 1924. 

Sono passati settantotto anni da quando, con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, gli italiani, scegliendo la Repubblica, cominciarono a costruire una nuova storia.

E oggi come Alpini nel festeggiare l’anno del nostro centenario siamo a qui riflettere sul nostro comune passato per costruire il futuro. Allora la  scelta repubblicana, apriva una storia di libertà, dopo il ventennio della dittatura fascista. Storia di democrazia.

Storia di pace, dopo la tragedia, i lutti e le devastazioni della guerra e dell’occupazione nazista. Per celebrare oggi la Repubblica dobbiamo partire da qui: dalle donne e dagli uomini della Costituente, dalla loro lungimiranza, dal coraggio con cui seppero cercare e trovare i punti di sintesi.

Ma cos’è la Repubblica?

Sono i suoi principi fondativi. Le sue istituzioni. Le sue leggi, la sua organizzazione. Certo, è tutto questo. Ma oggi voglio portare l’attenzione su di noi e di Voi tutti. Parlo della vita delle donne e degli uomini di questo nostro Paese dei valori Alpini, che con il loro impegno quotidiano e della loro laboriosità.

Del contributo di tutti noi, grande o piccolo, ha dato a questi decenni di storia comune. Ricordiamoci che la  Repubblica è, anzitutto, la storia degli italiani e della loro libertà, la  storia siamo noi e nessuno si deve sentire escluso, la storia siete Voi studenti con il Vostro quotidiano impegno.

Gli Alpini con i loro valori negli anni hanno colmato i vuoti del tessuto sociale rendendo concrete le parole come dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà. Parole che altrimenti sarebbero rimaste astratte aspirazioni. Nel 1945 l’Italia è stata ricostruita dalle macerie. La Costituzione ha indicato alla Repubblica la strada da percorrere. 

La democrazia è qualcosa di più di un insieme di regole: è un continuo processo in cui si cerca la composizione possibile delle aspirazioni e dei propositi, nella consapevolezza della centralità delle persone, più importanti degli interessi. La Repubblica è solidarietà come i valori alpini.

La Repubblica è umanità e difesa della pace e della vita come i valori alpini. Sapete chi sono gli alpini e perché portano in testa un bel cappello verde con la penna nera?

Il Corpo degli alpini è un corpo di militari dell'Esercito italiano. Fu creato ufficialmente il 15 ottobre 1872 per preparare truppe delle valli alpine per difendere i confini montani, perciò a differenza degli altri corpi l’arruolamento era su base delle zone di provenienza, e questo nei cento e più anni ha cementato lo spirito di corpo e di appartenenza.  

Dopo la liberazione del Veneto nel 1866, il Regno d’Italia aveva bisogno di un nuovo modello di difesa montana sul confine con l’impero Austro-Ungarico.

Il loro primo impegno in battaglia è stato in eritrea e poi in Libia, successivamente la Grande Guerra dove hanno scritto pagine epiche e poi nella seconda guerra mondiale, oggi sono impegnati in azioni di pace nel mondo. Oggi il comando Truppe alpine ha sede a Bolzano, mentre il centro di addestramento è ad  Aosta presso la Caserma "Battisti".

C'è anche una Sezione Sci Alpinistica a La Thuille, e la Sezione Sci e Ghiaccio del Centro Sportivo Esercito a Courmayeur. Le Truppe Alpini sono  il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo.

Il caratteristico cappello degli alpini deriva dal cappello dell'Ernani, protagonista di un'opera di Giuseppe Verdi, in cui un montanaro si ribella al potere spagnolo. Il cappello era verde con la penna nera. A Milano nel 1919 è nata l'associazione italiana degli Alpini.  

La prima si tenne nel settembre 1920 sul Monte Ortigara, sui luoghi della Grande Guerra. Gli Alpini hanno un libro chiamato: “Libro verde della solidarietà” è il riassunto di quanto viene fatto ogni anni dagli alpini di tutta Italia, pensate che nel  Libro Verde 2022  sono registrate 2.351.561 ore di volontariato, donazioni per 6.693.950 euro, per un valore totale di circa 71,4 milioni di euro.

Ecco chi sono oggi gli alpini dei volontari che promuovono i valori di solidarietà e altruismo nel volontariato. A Voi  giovani vorrei chiedere: impegnatevi nelle sfide nuove, a cominciare da quella della transizione verso un pianeta fondato sul rispetto dell’ambiente e delle persone come unica possibilità di futuro.

W l’Italia repubblicana ed  evviva  gli Alpini e buon inizio centenario  Alpini Favriesi.

 

Adoperatevi per trasmettere valori e cultura attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Cercate di promuovere un uso dei social che avvicini le persone e le faccia crescere dal punto di vista umano e sociale, combattendo con determinazione la subcultura dell’odio, del disprezzo dell’altro. Ai ragazzi che oggi sono qui e a quelli che avranno modo di ascoltare queste parole vorrei dire: la storia di questi settantacinque anni è stato il risultato, il mosaico di tante storie piccole e grandi, di protagonisti conosciuti e di testimonianze meno note. Tocca a voi ora scrivere la storia della Repubblica. Scegliete gli esempi, i volti, i modelli, le tante cose positive da custodire di questa nostra Italia. E poi preparatevi a vivere i capitoli nuovi di questa storia, ad essere voi protagonisti del nostro futuro. In fine oggi che si celebra la Festa della Repubblica, ricordo che  è una parola che abbiamo inventato noi italiani. Res publica significa cosa pubblica: nasce a Roma l’idea che lo Stato sia di tutti. In età repubblicana il popolo votava i magistrati, le leggi, la pace e la guerra. Repubbliche sono nate nella penisola italiana nel Medioevo, in età moderna, durante la Resistenza. Repubblica si dice così non soltanto nelle lingue neolatine ma pure in inglese e in tedesco. Anche per questo è bello e giusto che l’Italia sia una Repubblica.

Cerchiamo di meritarcelo, e di essere all’altezza di noi stessi diffondendo sempree ogni giorno lo spirito dei valori Alpini.

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