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Ambiente
19 Ottobre 2023 - 22:34
Il Ddl per l’istituzione del Parco dei cinque laghi di Ivrea va in Aula per il voto: la quinta Commissione, presieduta da Angelo Dago, ha licenziato a maggioranza il disegno di legge per creare il Parco naturale e ha espresso, sempre a maggioranza, parere consultivo favorevole per le materie di competenza sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024-2026.
Prima della votazione finale del disegno di legge è stato approvato un emendamento, presentato dal vicepresidente della Giunta, Fabio Carosso, che stabilisce l’entrata in vigore della legge il primo giugno 2024. Relatori in Aula del provvedimento saranno Andrea Cane (Lega) e, per le minoranze, Silvana Accossato (Luv) e Giorgio Bertola (Misto - Ev).
Le risorse finanziarie dedicate alle aree protette ammonteranno a 21, 29 milioni di euro nel 2024 e nel 2025 e a 22 milioni nel 2026. Ulteriori risorse finanziarie sono previste nell’ambito dei programmi europei Pr Fesr 21-27 e Psp 23-27 per un ammontare complessivo di 64,112 milioni.
Il vicepresidente ha spiegato che gli obiettivi dell’Esecutivo sono l’attuazione della Rete ecologica e la valorizzazione del Sistema delle aree naturali protette. L’obiettivo è il miglioramento dello stato di habitat e specie e l’attuazione della rete ecologica mediante la pianificazione locale e regionale.
Gabusi ha evidenziato, tra le altre cose, l’importanza degli interventi per la pulizia dei fiumi, i buoni risultati che si stanno avendo con le azioni per la rilocalizzazione degli edifici e degli immobili in zone alluvionabili, la valorizzazione degli operai forestali, oltre all’attività di valorizzazione dei volontari di protezione civile. Per la Protezione civile sono previsti 12 milioni di euro l’anno, di cui oltre 6 milioni per il Coordinamento regionale per le associazioni di volontariato; 900 mila euro annui sono dedicati alle rilocalizzazioni mentre, per la pulizia dei fiumi ci sono 1,5 milioni annui.
Nel corso delle illustrazioni della Giunta sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri Mauro Fava (Fi) e Domenico Ravetti (Pd).
L'iter del Parco parte da lontano. Tutto inizia nel settembre del 2015 con la decisione dei cinque comuni di costituire un “Comitato promotore”. Segue il 20 luglio del 2016 una richiesta formale di istituzione del Parco inviata all’assessore regionale Valmaggia e nel febbraio dell’anno successivo, un’altra richiesta, questa volta alla Città Metropolitana, per la gestione del Parco e la redazione di un Protocollo di Intesa. Le risposte non tardano ad arrivare. E sono, incredibile ma vero, un “Sì” su tutta la linea, sia da parte della Regione (nel febbraio del 2017), sia dalla Città Metropolitana (nel luglio del 2017).
Di notevole interesse geologico, naturalistico e faunistico, la zona dei Cinque Laghi della Serra d’Ivrea - una delle più belle del Canavese - offre la possibilità di immergersi nel verde passeggiando a piedi, in bicicletta o a cavallo tra i sentieri che collegano questi bacini morenici: San Michele a Ivrea, Campagna a Cascinette d’Ivrea, Sirio tra Ivrea e Chiaverano, Pistono a Montalto Dora e Nero tra Montalto Dora e Borgofranco d’Ivrea, tutti circondati da colline che regalano colori indimenticabili in ogni stagione.
Sono di origine glaciale, originati dal ritiro del ghiacciaio, lungo l'anfiteatro morenico, un fenomeno geologico unico in Europa. Un acquedotto di epoca romana lungo chilometri. Boschi estesi caratterizzano questi luoghi dove vivono specie protette di uccelli, un prezioso esempio di conservazione della biodiversità. Sul lago Pistono, a Montalto Dora, è stato trovato un insediamento del neolitico con fossili e reti che testimoniano l'esistenza di un villaggio di pescatori. Un progetto che coinvolge migliaia di studenti delle scuole elementari.
Il Lago di Campagna è un’oasi di verde e quiete: dalle roccette del Castellazzo e lungo il sentiero che lo costeggia (viola) si gode una splendida vista sul Castello San Giuseppe, il Mombarone, la Serra e Chiaverano.
Il più conosciuto e più grande è il Lago Sirio, balneabile e attrezzato e per questo meta privilegiata dei turisti nella stagione estiva; il percorso (verde) si snoda in due varianti che portano all’Acquedotto Romano e alle cosiddette “Terre Ballerine”, una ex torbiera il cui terreno elastico ondeggia sotto i passi di chi vi cammina.
L’anello del Lago Pistono (arancione) si snoda fra vigneti e boschi di castagno sotto l’occhio vigile del Castello di Montalto Dora: anche da qui si raggiungono le “Terre Ballerine”, mentre la “Variante del Maggio” porta a uno dei più interessanti punti panoramici dell’AMI.
Anche il Lago Nero, il cui fascino tenebroso e selvaggio ha dato vita a numerose leggende, propone un sentiero circolare (blu): lungo il cammino si incontrano una lapide funeraria, un masso erratico e la “Casa del Pescatore”. e infine l’anello del Maresco di Bienca (rosa), che costeggia un bacino lacustre utilizzato in epoca romana per condurre le acque dalla collina a Ivrea: i resti dell’acquedotto romano sono ancora in parte visibili.
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