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Il Partito Democratico si schiera. Il nuovo ospedale a Ivrea

Le ragioni del sì all'area ex Montefibre

L'area ex Montefibre

L'area ex Montefibre

La collocazione più razionale ed efficiente del nuovo Ospedale di Ivrea è nell’area della ex-Montefibre a Ivrea.

La Giunta Cirio è incapace di decidere perché ormai dominata da mere convenienze elettorali che hanno preso il sopravvento.

Fratelli d’Italia, contro Cirio e la Lega, ha chiesto la sospensione della delibera con cui la  Giunta Cirio ha assegnato all’area ex-Montefibre di Ivrea l’insediamento del futuro nuovo ospedale di Ivrea. Per colpa di questi “giochetti” la decisione è nuovamente messa in discussione.

Inoltre tutto questo caos, alimentato ad arte da una destra irresponsabile, ci ha ributtato in una fase lacerante che riapre, con grande enfasi, la rivendicazione degli amministratori dell’Alto Canavese per il collocamento del nuovo ospedale di Ivrea nell’area della piana del Ribes.

Ciò ha poco a che fare con il realismo di una scelta che possa rappresentare la soluzione più forte e coerente per Ivrea e il territorio canavesano.

L’Area ex-Montefibre appare oggi come la soluzione realisticamente più logica e opportuna per ricollocare l’ospedale di Ivrea.

In sintesi:

- E’ un’area dimensionalmente adeguata, a detta dei tecnici che a più riprese si sono espressi, come anche quella della piana del Ribes;

- l’area è già coerente per destinazione d’uso (servizi e infrastrutture sanitarie e ospedaliere) dal nuovo Piano Regolatore Generale di Ivrea approvato dal Consiglio Comunale nel mese di aprile di quest’anno;

È un’area già attualmente urbanizzata con le infrastrutture primarie: acqua, rete elettrica e rete gas, area di elisoccorso.

- È un’area già attualmente urbanizzata con le infrastrutture primarie: acqua, rete elettrica e rete gas, area di elisoccorso e quindi in grado di essere rapidamente utilizzata per i collegamenti infrastrutturali per un nuovo ospedale, a differenza della piana del Ribes che andrebbe strutturata;

- È un’area già completamente “compromessa” a differenza dell’area della piana del Ribes che significherebbe consumo di suolo, tra l’altro pregiato di coltivazioni autoctone;

- È l’area meglio collegata in assoluto con tutti i luoghi del Canavese e anche oltre. Attiguo all’area disponibile per il nuovo ospedale è situato il Movicentro, stazione di arrivo e partenza dei bus per tutti i comuni del Canavese e oltre. In più proprio lì adiacente a quell’area è situata la stazione ferroviaria che collega Torino, Chivasso e i comuni sulla sua direttrice, alla Valle d’Aosta. Inoltre quell’area è già anche servita dal servizio urbano di trasporto pubblico. La collocazione dell’ospedale nella piana del Ribes significherebbe rivedere il sistema del trasporto pubblico con i notevoli conseguenti aumenti di costo. Sarebbero disposti i comuni ad accollarsi questi costi?

- Rispetto poi alle critiche circa la difficoltà di penetrazione nell’area dalla zona ovest del Canavese va evidenziato che ad oggi non esiste più un congestionamento stradale, se non un tempo assolutamente sopportabile nelle ore di maggior traffico (mattno dalle 7,30 alle 8,30/9,00) e in uscita di fatto non esiste il problema. In più la costruzione e apertura del casello autostradale di San Bernardo e il sottopasso di via Verdi a Ivrea che sarà realizzato dalle Ferrovie dello Stato e previsto nella nuova variante del PRG di Ivrea saranno due opere che contribuiranno a rendere molto più fluido e facile il raggiungimento dell’area ex-Montefibre.

La facoltà di Scienze infermieristiche si trova in via Jervis

- E’ molto vicina alla facoltà universitaria di infermieristica con la quale va sviluppata la collaborazione e l’azione sinergica tra struttura ospedaliere e struttura universitaria.

Certo anche la piana del Ribes potrebbe essere un’area idonea, risolti i problemi delle potenziali esondazioni dei corsi d’acqua che transitano in quella zona (ricordiamo le esondazioni dell’anno 2000), ma si tratta di un’area tutta da inventare per progettazione, infrastrutturazione, costruzione con un colpevole e improponibile nuovo consumo di suolo.

Ma c’è, e dobbiamo dirlo fino in fondo, una ragione politica importante per scegliere l’area ex-Montefibre per ricollocare il nuovo ospedale di Ivrea: non si può pensare oggi di indebolire Ivrea privandola di questa struttura nella sua città. Sarebbe un errore grave non solo per la città eporediese ma per tutto il territorio Canavesano.

Infine esiste anche una ragione forte proprio per i comuni dell’Alto Canavese. Siamo assistendo in modo sempre più evidente alla eventualità di un ulteriore ridimensionamento dell’ospedale di Cuorgnè, addirittura una possibile dismissione e passaggio a struttura privata. Il collocamento del nuovo ospedale di Ivrea nella Piana del Ribes significherebbe un ulteriore indebolimento per quella struttura ospedaliera, senza dubbio l’improbabilità della riapertura di un pronto soccorso.

E’ importante quindi ragionare in un contesto complessivo di scelte nell’interesse generale della popolazione canavesana: avere un nuovo ospedale, nei tempi più ristretti possibili e cercando di stravolgere il meno possibile l’impianto dei servizi, soprauo di trasporto oggi esistenti e salvaguardare l’esistenza dell’ospedale di Cuorgnè.

Per tutti questi motivi il Partito Democratico di Ivrea auspica e invita l’Assemblea dei Sindaci dell’ASL TO4 ad assumere con responsabilità la scelta più efficiente e coerente per tutto il territorio canavesano e sollecita la Giunta Cirio a saper fare una scelta consapevole e soprattuto non dettata da interessi e istinti elettorali, ma da soluzioni razionali ed efficienti per i suoi cittadini

IL PARTITO DEMOCRARICO DI IVREA

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