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Trasparenza, autorevolezza e coerenza: le mancanze dell'Amministrazione Comunale Sertoli

Tutto quello che si deve sapere

Trasparenza, autorevolezza e coerenza: le mancanze dell'Amministrazione Comunale Sertoli

Le qualità elencate nel titolo sono una parte di quelle che noi riteniamo fondamentali per poter esercitare un ruolo nell’organo esecutivo di un’Amministrazione Comunale e cioè la Giunta.

Se concordiamo su questo non si può certo dire che queste qualità abbiano contraddistinto il Sindaco, che la presiede, e gli Assessori, che la compongono.

La protesta degli amici dello Zac!

Sulla trasparenza ci tocca stendere un pietoso velo in quanto la maggior parte delle decisioni prese dalla Giunta sono state apprese dai consiglieri tramite i mass-media anziché da più opportune comunicazioni formali. La mancanza di trasparenza ha caratterizzato tutte l’arco del quinquennio soprattutto per ciò che  riguarda il comportamento di due assessori che hanno detto, spesso e volentieri, tutto e il contrario di tutto creando notevole disagio agli uffici e alla normale attività amministrativa del Comune. Si pensi alla questione, tutta ideologica, del Movicentro dove per la manifesta volontà di far chiudere l’attività dello ZAC (la cooperativa che gestisce gli spazi) la Giunta si è trincerata dietro presunti cavilli tecnico-giuridici che hanno fatto perdere tempo e risorse senza peraltro risolvere completamente il presunto problema che a nostro avviso si sarebbe potuto chiudere molto più velocemente ed efficacemente con poca spesa con un confronto serrato con RFI che non aveva alcuna ragione né pretesa da accampare, avendo sottoscritto impegni e convenzioni formali con Comune e Regione.

Questa incapacità di confronto introduce il tema dell’autorevolezza e della leadership territoriale che l’Amministrazione uscente non ha saputo mettere in campo e i risultati si sono purtroppo visti. Incapacità a portare a casa almeno la localizzazione del nuovo Ospedale detenendo la città di Ivrea la Presidenza dell’Assemblea dei Sindaci dell’ASL TO4, incapacità a portare a casa l’istituzione del Parco dei 5 Laghi nonostante le continue sollecitazioni delle forze di minoranza. Dibattito territoriale pari a zero nonostante il Sindaco di Ivrea sia il Presidente di una Unione di Comuni e dell’Area Omogenea 9 nata con la soppressione della Provincia e per questo essenziale per poter dialogare e pianificare operazioni di area vasta col territorio. Ultima, ma non certo per importanza, la disastrosa gestione dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta che comporteranno, a causa di un anacronistico progetto datato più di dieci anni, l’allargamento della galleria che  passa sotto il centro storico di Ivrea con l’innalzamento di parte del Lungo Dora di almeno un metro. Operazione inutile da 12 milioni di euro che potrebbe essere evitata semplicemente aggiungendo ai treni elettrici già acquistati dalla Valle d’Aosta una batteria senza la sottrazione di posti a sedere. Oltre lo sperpero di denaro pubblico e i rischi connessi a lavori che presentano più di un’incognita tremano i polsi a pensare agli enormi cantieri che verranno aperti in città per questi lavori e il caos che si aggiungerà ad una viabilità già fuori controllo oggi e per la quale l’Amministrazione uscente non ha fatto nulla salvo ripetere per 5 anni, come un mantra, che la colpa è della rotonda di piazza Balla.

Sulla coerenza e di conseguenza sulla credibilità di questo Sindaco e dei suoi assessori basta guardare i fatti. Vinte le elezioni grazie all’appoggio dei partiti di centro destra il Sindaco, per sua stessa ammissione, è stato fortemente condizionato dagli ordini impartiti dall’alto. Uno di questi, che evidenzia la scarsa autorevolezza del Sindaco nei confronti dei suoi alleati, è stata certamente la bocciatura, anzi le bocciature perché sono state ben due, della proposta avanzata dalle forze di minoranza del riconoscimento del Cambiamento climatico e della sua origine antropica nonché l’auspicio a riconsiderare tutte le politiche pubbliche, anche locali, in un’ottica di abbattimento drastico dell’inquinamento, di risparmio energetico, di riduzione degli sprechi e dei rifiuti. La motivazione per la bocciatura  della maggioranza uscente, Sindaco compreso, è che si tratta solo di teorie complottiste di fantasiosi e riottosi ambientalisti. 

Litigi e visioni contrapposte che hanno fatto perdere alla città 5 anni tanto che al di là della propaganda e degli annunci di una pioggia di milioni su progetti pagati con il famigerato PNRR non è stato di fatto posato un mattone, né aperto un cantiere che sia uno.

L’evidente eterogeneità e la conseguente inefficacia dell’azione della Giunta si sono palesate definitivamente pochi mesi prima delle elezioni quando i partiti di centro destra hanno scaricato il Sindaco che, a proposito di coerenza e senza battere ciglio, ha visto bene di candidarsi con due partiti di centro-sinistra oltre una lista civica che annovera tra i candidati i due assessori che maggiormente hanno determinato la spaccatura all’interno della sconclusionata maggioranza destroide.

Oggi quindi la ricetta, senza sostanza alcuna, è la stessa di cinque anni fa solamente ai partiti di destra si sono sostituiti due partiti di centro-(sinistra?), ma di visioni, dibattito pubblico, programmi strutturali per la città non si vede l’ombra; è la solita e semplice continua rincorsa all’emergenza.

L'assessore Michele Cafarelli

Un ultimo inciso sulla credibilità soprattutto di un Assessore autoreferenziale che ha passato cinque anni a fare promesse, voli pindarici, fantasiose narrazioni fondate sul nulla, distogliendo l’attenzione dai problemi reali di una città che non conosce. Un Assessore che non è stato in grado di portare a casa una Variante di Piano Regolatore nonostante cinque anni di tempo e che ha spinto la Giunta, caso forse unico in Italia, ad adottare la Proposta Tecnica del Progetto Definitivo una settimana prima delle elezioni e senza alcun passaggio, nemmeno una doverosa informativa, nella Commissione consiliare competente in materia. Questo sull’onda dell’assoluta mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del Consiglio Comunale eletto dai cittadini. Sempre in tema di credibilità lo stesso Assessore ha ripetuto più volte che non ci fosse il pericolo di inquinamento dell’iter della Variante al PRG perché tanto lui non si sarebbe mai candidato ed eccolo ora in lista a smentire sé stesso. Candidatura che si poggia peraltro su cifre e numeri tutti da verificare su fantomatici progetti PNRR per alcuni dei quali mancano addirittura i progetti. Progetti, opere e appalti che dovrebbero essere gestiti da un Ufficio Tecnico che la Giunta uscente ha sostanzialmente svuotato di risorse umane e competenze. La realtà e che siamo al paradosso, grave, per cui a Ivrea non è possibile fare un “accesso agli atti”, iter ormai indispensabile per ogni compravendita e per ogni pratica edilizia,  per l’inaccessibilità degli archivi.

La credibilità non si compra al supermercato, ma si conquista con atti concreti sul campo e l’Assessore invece di millantare un fantasmagorico futuro basato sul nulla avrebbe potuto e dovuto occuparsi della manutenzione e della cura della città (Passerella sulla Dora abbandonata a sé stessa, quartieri dimenticati, impianti sportivi e parchi gioco inutilizzabili), delle messa a norma del patrimonio immobiliare pubblico (Biblioteca senza Certificato Prevenzione Incendi, Passerella metallica alla Stazione senza collaudo statico), dell’eliminazione delle barriere architettoniche che caratterizzano la città a partire dal Municipio dove non c’è nemmeno una banalissima rampa per superare i tre gradini dell’accesso principale.

Potremmo andare avanti per ore, ma il tempo delle parole è finito ed è ora di guardare avanti. Domenica 14 e lunedi 15 maggio i cittadini eporediesi avranno nelle mani un’occasione unica per cambiare il modo di amministrare una città sofferente che ha bisogno di un nuovo rinascimento eporediese basato su idee chiare suffragate da competenza, esperienza, risorse certe, progetti e ascolto dei cittadini a partire dai soggetti più deboli.

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