Cerca

Valperga

"Fai pena!", "Sei patetico!": è guerra aperta sulle dimissioni del vicesindaco

Volano parole grosse, poi tutti a vedere Sanremo...

Il consiglio comunale di mercoledì scorso

Il consiglio comunale di mercoledì scorso

"Sono ancora qua, forte e coeso, siamo forti e coesi fino al 2025". È la dichiarazione di integrità politica con cui il sindaco di Valperga, Walter Sandretto, ha risposto ai dubbi del consigliere di minoranza Davide Brunasso in merito alle dimissioni del vicesindaco, Paola Vallero, e al rimpasto in Giunta che ne è stata la naturale conseguenza.

Sedevano tutti attorno allo stesso tavolo del consiglio comunale di mercoledì scorso. Sandretto ha sfoggiato il suo repertorio oratorio di fronte ai consiglieri, ma pure di fronte alla stampa locale che assisteva alla seduta. Alla fine del suo discorso, il consigliere di minoranza Giuliano Arimondo si è rivolto proprio ai giornalisti: "Avete scritto tutto?" ha chiesto con un sorriso ironico.

Walter Sandretto, sindaco di Valperga

"Ci tremano i polsi... - commentava intanto a bassa voce Brunasso - ma va bene, più vi fate conoscere e meglio è". "Questo è uno spot vero e proprio" l'aggiunta di Arimondo. Il motivo, dicevamo, sono le dimissioni della Vallero. Brunasso ha presentato un'interrogazione apposta per capirci qualcosa in più. Non lo convincevano quelle dimissioni "per motivi strettamente personali" come diceva Vallero.

E non lo convincevano per un motivo: la Vallero era stata l'unica del gruppo di maggioranza ad astenersi sulla cacciata di Gabriele Francisca, ex sindaco del paese, dalla fondazione Savio Savino, fondazione benefica all'interno della quale il Comune nomina un proprio rappresentante. Quel rappresentante era Francisca, che era pure presidente della Fondazione.

Davide Brunasso, consigliere di minoranza

All'indomani del consiglio con l'astensione della Vallero, Sandretto aveva parlato di questioni procedurali, formali. La Vallero aderiva in realtà con estrema convinzione alla "sostanza". Insomma, il tutto è rimasto fumoso e parecchio strano... "In maggioranza le vicende politiche interne sono note a tutti - ha detto Sandretto incalzato da Brunasso - se poi non ti fidi delle parole del sindaco...".

"Non amo essere preso in giro - la replica di Brunasso - tu hai sempre 'sto modo di fare da furbetto... le tue dichiarazioni ai giornali in merito alle dimissioni della Vallero sono state una serie di giustificazioni non richieste... ma se era tutto concordato perché Paola non l'ha scritto direttamente sulla lettera?".

Giuliano Arimondo

Insomma, c'è qualcosa che non quadra, qualcosa che va individuato. "Dico ancora due cose e poi vi lascio a Sanremo". La previsione ottimistica di Brunasso sui tempi corti del dibattito non troverà conferma. Soprattutto quando il consigliere ha detto della maggioranza: "Questo non è un hotel a porte girevoli...". 

Causando inevitabilmente l'imbestialimento di Sandretto: "Detto da te, Davide! Non lo accetto, tu hai dovuto farti sostenere dal dottor Corrado Marocco per stare in piedi!". Rivangare il passato fa sempre male, e Sandretto l'ha fatto riprendendo le difficoltà dell'esperienza da sindaco di Brunasso.

"Tu sei un falso buono!" la replica avvelenata di Brunasso. E di fronte all'agitazione di Sandretto, il consigliere di minoranza non gli ha risparmiato qualche constatazione "psicologica": "Vedi, tu quando ti contraddicono ti agiti...". E poi: "Fai pena, hai paura delle cose che dico...".

Al di là delle considerazioni, il punto politico di Brunasso è chiaro: "Il Comune non è uno stipendificio, non è che si concede lo stipendio per due anni a uno e per due anni all'altro... e poi avresti potuto dire la verità, ossia che Vallero si è astenuta nella vicenda di Francisca, ti ha dato fastidio... e quando ti contraddicono tu hai queste reazioni come quelle che hai con me adesso". E poi il gran finale: "Sei patetico...".

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori