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Alto Canavese

Parte la sperimentazione: nei paesini montani arriva lo "psicologo di montagna"

A partire da quest'anno una novità per i comuni di Ingria, Valprato e Ronco

Psicologo di montagna

Lo psicologo di montagna è una novità in alto canavese

Dall’inizio di quest’anno agli abitanti della Valle Soana viene offerto un nuovo servizio, non proprio frequente nelle piccole località di montagna. Grazie ad un accordo fra le amministrazioni dei tre comuni (Ingria, Ronco, Valprato) diventa possibile avvalersi della consulenza di uno psicologo senza scendere a fondovalle e senza dover pagare per intero le prestazioni. L’Ambulatorio Psicologico funzionerà in via sperimentale per 6 mesi (dal 1 gennaio al 30 giugno 2023) con sede presso l’ambulatorio medico di Ronco. L’incaricata è la dottoressa Stefania Latona, che ha fatto parte del gruppo di psicoterapeute eporediesi volontarie mobilitatesi per dare supporto psicologico ai profughi ucraini.  

La dottoressa Latona utilizza la Tecnica EMDR, un metodo psicoterapeutico che facilita il trattamento di svariati disturbi psicologici e di problemi legati sia ad eventi traumatici che ad esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. E’ basato sul principio che la mancata elaborazione del trauma provochi ripercussioni sulla salute psichica e fisica dell’individuo anche nel lungo termine. E punta a far riemergere i ricordi per far loro perdere la carica negativa che inevitabilmente possiedono. Questo metodo ha il vantaggio di prevedere un percorso-standard concentrato in 7-8 sedute, quindi  rapido ed anche più accessibile dal punto di vista economico.

Il progetto messo a punto dai tre comuni valsoanini e che vede Ronco come capofila prevede 7 sedute, delle quali le prime due gratuite se si è residenti in valle mentre le successive costano 50 euro. Possono usufruire del servizio anche i non residenti ma senza sconti, pagando tutte e sette le sedute al costo di 60 euro ciascuna. 

La privacy degli utenti viene assolutamente garantita: le prenotazioni sono gestite direttamente dalla professionista incaricata e sarà lei a fornire ai Comuni le rendicontazioni necessarie per ottenere il pagamento delle sedute a loro carico, comunicando semplicemente il numero delle sessioni svolte con i residenti e i relativi importi.

Questi i recapiti della dottoressa Latona: telefono 339.1468229; Mail: stefania.latona@gmail.com.

I Comuni Valsoanini fanno da apripista 

Questa bella iniziativa è frutto di un accordo firmato dai tre sindaci valsoanini (Igor De Santis per Ingria, Lorenzo Giacomino per Ronco, Francesco Bozzato per Valprato) in seguito alle delibere delle relative giunte e mira a fare da apripista, mettendo in atto “un progetto precursore, la cui esperienza potrà rivelarsi utile in altre realtà simili” ovvero nei piccoli centri delle valli montane. L’intento è quello di “adoperarsi per lo sviluppo dei servizi erogati alla popolazione ed in modo particolare di quelli sanitari, assistenziali e del welfare, imprescindibili per il mantenimento dell’abitabilità della Valle”. Una strada che i piccoli comuni di queste vallate stanno perseguendo da anni con impegno e a volte con grande fatica come quando – ed è successo pochi mesi fa proprio in Valle Soana - occorre trovare un successore al medico di base che va in pensione. Nello specifico, si tratta di  promuovere la salute dell’individuo nella comunità ed in particolare delle persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa di situazioni contingenti quali ad esempio emergenza pandemica e crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico”.

Chi avesse sorriso all’idea di un servizio di assistenza psicologica in località con pochi abitanti, per lo più anziani e generalmente poco avvezzi ad avvalersi di questa forma di sostegno, pensi a quel che hanno significato l’isolamento  e la paura generati dal Covid soprattutto nelle persone emotivamente e culturalmente più fragili e ne capirà l’importanza! 

L’iniziativa non nasce dal nulla ma sulla scia del “Bonus psicologo” istituito dal Governo Draghi, che ha spinto a sua volta alcune regioni verso l’introduzione della figura dello “psicologo di base” convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. In Piemonte una proposta di legge del Consiglio Regionale (presentata un anno fa ma come spesso accade rimasta per ora a livello di proposta) parla esplicitamente di <psicologo di base territoriale>. In attesa che i buoni propositi si concretizzino, le tre amministrazioni valsoanine hanno cominciato ad agire per conto loro.

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