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Polemica sull'albero tagliato in piazza. Il sindaco: "Non l'abbiamo abbattuto tanto per... Mio nonno non me lo perdonerebbe"

Scoppia il caso per il prugnolo abbattuto in piazza Nassirya. L'associazione "Tutela, salute e ambiente" punta il dito sulla decisione di Succio

Agliè

L'area di piazza Caduti di Nassirya dove è stato abbattuto il prugnolo

Oggi il Comune di Agliè ha un albero in meno”. 

E’ polemica in paese per il taglio di un albero, un prugnolo per l’esattezza, in piazza Nassirya, in corrispondenza dell’area pic-nic realizzata dalle associazioni “Tutela, salute e ambiente”, Pro loco e “Filo di Seta”. 

E’ proprio la prima, “Tutela, salute e ambiente”, sul suo profilo facebook a scatenare il dibattito e a puntare il dito contro la scelta dell’amministrazione del sindaco Marco Succio.

 “Noi come cittadini immaginiamo quanto sia difficile coniugare l'esigenza di sicurezza con quella del mantenimento di piante ed aree pubbliche in un comune in un'area del Verde canavese ma crediamo sia fondamentale la strategia, la pianificazione, anche dal basso quando serve - inforcano dall’associazione -. L'albero in questione aveva un'edera che l'ha portato a diventare probabilmente pericoloso, ma se il rampicante fosse stato tagliato a suo tempo, se gli alberi cioè vengono curati si evita poi la decisione drastica dell' abbattimento. Il prugnolo oltre a contribuire all'ambiente, colorava  di rosa l'area in primavera, regalava buonissime prugne d'estate ed era l'abitazione primaria di numerose specie di animali, nonchè importante fonte di nutrimento per gli insetti impollinatori della zona e secondaria della specie umana, che d'estate si ritrova sempre più a boccheggiare nei parchi senza ombra”

Insomma, un vero peccato.

Piazza Caduti di Nassirya dove è stato abbattuto l'albero

Per questo l’associazione “Tutela, salute e ambiente” invita l’amministrazione comunale a “progettare le aree verdi dal basso” e spera in futuro in un “coinvolgimento attivo in tema di progettualità con un prossimo incontro esplorativo immaginando il meglio per Agliè”.

Il post pubblicato dall’associazione sulla sua pagina facebook ha trovato subito una serie di consensi e condivisioni.

Sarebbe opportuno fare un censimento degli alberi esistenti e di conseguenza un progetto serio di creazione e cura degli spazi verdi privi di vegetazione”, suggerisce Olga Locana. Che aggiunge: “Questa opportunità va al di là dei fondi disponibili nelle casse dell’amministrazione in questo momento, poiché se c’è la volontà e la sensibilità si possono trovare anche i fondi”.

Ma la volontà dell’amministrazione targata Marco Succio, c’è?

Marco Succio, sindaco di Agliè

In risposta al post dell’associazione alladiese è intervenuto anche lo stesso sindaco alladiese. 

"Sono cresciuto in una famiglia composta tra gli altri da un nonno, che raggiunta l’età in cui le forze non gli hanno più consentito di lavorare la terra, ha deciso di destinare tutti i suoi terreni nei comuni di Bairo ed Agliè alla forestazione - replica il primo cittadino Succio -. Questi terreni oggi sono dei boschi rigogliosi con diverse migliaia di alberi che probabilmente molti hanno avuto possibilità di vedere passeggiando. Tagliare un albero o un ramo senza un motivo è sempre stata una cosa inammissibile nella mia famigliaLa legna si tagliava solo se l’albero era morto, malato, pericoloso o nella misura necessaria, per scaldarsi".

"Queste premesse sono utili quanto meno per contestualizzare la mia persona e la mia educazione all’interno di questa vicenda - continua Succio -.  Proprio per l’educazione e l’ambiente che ho respirato fin da piccolo, posso rassicurare chi pensa il contrario che, ogni volta che è stato tagliato un albero, è stato fatto per un motivo ben preciso e mai per il gusto di farlo. Inoltre, è sotto gli occhi di tutti come, ogni volta che un albero viene tagliato, se ne preveda sempre la sostituzione… Così è stato fatto sulla rampa del Castello, in piazza Castello, davanti alle scuole e al Villaggio Olivetti… E’ vero, un piccolo albero reimpiantato fa fatica ad attecchire e ci vogliono molti anni perché diventi grande, ma per me non è un motivo sufficientemente valido per lasciare in piedi piante pericolose".

I lavori per abbattere l'albero

"Le porte (del Comune, ndr) per quanto mi riguarda sono sempre state e continuano ad essere aperte a chi vuole dare un apporto: il confronto è utile, i consigli sono graditi, le braccia ancora di più (anche per “tagliare il rampicante che non è stato tagliato a suo tempo” cit.) - aggiunge ancora Succio . Il prugnolo è stato tagliato in quanto pericoloso. Se capiteranno altri casi simili lo rifarò senza indugio".

Succio conclude il suo intervento con la promessa che, nel breve periodo, organizzerà un incontro tra l'associazione "Tutela, salute e ambiente" e la sua Giunta "in modo da prendere atto delle proposte che vorrete sottoporci".

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