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Cuorgnè
16 Dicembre 2022 - 23:13
La villa sequestrata alla mafia a Cuorgnè
Ottima notizia quella arrivata in questi giorni in Comune a Cuorgnè: i lavori per ristrutturare la villa di Via Salgari confiscata alla ‘Ndrangheta potranno presto iniziare. Verranno finanziati con un contributo regionale di 50.000 euro.
Sono soldi messi a disposizione attraverso un bando cui l’amministrazione cuorgnatese aveva partecipato presentando un progetto a favore dei disabili. Denominato ”Dopo di Noi”, prevede che l’immobile venga utilizzato per alloggiare persone con disabilità medio-lieve in modo da aiutarle a vivere autonomamente e non in uno istituto anche quando non potranno più contare sul sostegno della famiglia. Questa del “Dopo di Noi” è una tematica molto sentita dai genitori con figli affetti da disabilità e le iniziative pullulano in varie parti d’Italia.
Giovanna Cresto, sindaco di Cuorgnè
In un primo momento la giunta Cresto – allora fresca di mandato - aveva deciso di non chiedere l’acquisizione gratuita della villa appartenuta al boss Iaria anche perché temeva di dover effettuar i lavori necessari con soldi del bilancio comunale. Era poi emerso che esistevano altre possibilità ed una era quella del bando di chi si è detto: destinato specificamente al recupero dei beni immobili confiscati alle mafie, metteva a disposizione 900.000 euro in tutto.
La graduatoria, approvata in questi giorni, pone il progetto di Cuorgnè tra quelli finanziabili. E’ in nutrita compagnia per quanto riguarda la provincia di Torino, che fa la parte del leone: oltre al capoluogo, sono compresi nell’elenco comuni di un certo peso come Venaria e Chivasso fino alla piccola Pavarolo, che conta poco più di mille abitanti, passando per Alpignano, San Carlo e San Maurizio Canavese, San Sebastiano da Po.
Da soli i 50.000 euro non basteranno ma si tratta di un buon inizio. Ora per la villa dovrà essere individuato un gestore, tenuto a cofinanziare gli interventi. I tempi per questa prima fase sono stretti. Il bando per il gestore, pubblicato in questi giorni, scadrà il 27 dicembre, mentre i lavori si dovranno concludere entro il settembre 2023.
Nel dare la notizia in un comunicato, insieme all’assessore alla Politiche Sociali Elisa Troglia, il sindaco Giovanna Cresto esprime grande soddisfazione: “Come abbiamo sempre sostenuto, l’utilizzo dei beni confiscati da parte dei Comuni può essere realizzato solo se supportato da sostegni economici per far fronte ai costi di recupero e allo stesso tempo se c’è una chiara e realistica idea progettuale per il loro utilizzo. Solo con queste condizioni il bene diventa un’opportunità per la comunità. Grazie al lavoro di questi mesi possiamo affermare di aver raggiunto entrambi gli obiettivi: il contributo regionale è fondamentale per l’avvio dei lavori. I contatti avuti con diverse realtà sociali del territorio ci hanno confermato la necessità di un servizio come quello che si vuole realizzare del <Dopo di noi>".
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