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Lutto
07 Novembre 2022 - 16:05
scuola
Aveva insegnato in Valle Orco, in Valle Soana, a Pont, a Cuorgnè, oltre che a Torino. Se la ricordano in tanti nei paesi e nelle frazioni di montagna, e sono rimasti colpiti alla notizia della sua morte, avvenuta all’alba di sabato 5 novembre.
Laura Tomasi, nata a Locana settant’anni fa, è stata in effetti un’ottima maestra, preparata ed appassionata. Amava profondamente la sua professione e non aveva scelto l’Istituto Magistrale per caso: fin dai primi anni delle Elementari aveva deciso cosa fare da grande.
La maestra Laura Tomasi
Non era per nulla scontato, a quell’epoca, il proseguimento degli studi dopo la scuola dell’obbligo, soprattutto quando si abitava nelle località montane, lontane dalle sedi scolastiche e malservite dai mezzi di trasporto pubblico: per chi sceglieva tale percorso, il collegio era inevitabile e voleva dire allontanarsi dalla famiglia, alla quale era molto legata.
L’Istituto Magistrale più vicino era quello delle Suore Orsoline a Rivarolo e fu lì che Laura si diplomò per poi cominciare la consueta trafila delle giovani maestre dell’epoca: dopo due anni di doposcuola a Locana vennero gli incarichi nelle scuole di montagna, ancora numerose nei primi Anni Settanta.
Insegnò a Ceresole, Ingria, Piantonetto e, malgrado la fatica e i tempi lunghissimi per raggiungere quotidianamente il posto di lavoro (non aveva ancora un’auto), parlava di quell’epoca con grande piacere.
Nel periodo di Ceresole si fermava in paese per tutta la settimana ma il viaggio di andata il lunedì e quello di ritorno il sabato erano così complessi che risulta difficile ricordarne le varie tappe. Viveva in una stanza all’ultimo piano del palazzo comunale, dove aveva sede la scuola, ed era oggetto di mille attenzioni da parte dei genitori dei suoi alunni.
Nel pomeriggio, concluse le ore di lezione, trascorreva il tempo a passeggio con i bambini, che imparavano così sul campo tante nozioni di scienze e di geografia. Poi vennero l’incarico a Torino, lo spostamento a Cuorgnè e l’assegnazione definitiva alla frazione di Pianseretto, nella quale rimase fino alla chiusura della scuola, nel 1988.
Da lì in poi insegnò a Pont - dove abitava - fino al 2014 quando andò in pensione. Da un lato era contenta di aver raggiunto quel traguardo; dall’altro aveva nostalgia del quotidiano contatto con il mondo infantile.
Laura Tomasi era una persona gentile ma riservata, aliena dalle smancerie come dalle vanterie, e molto misurata negli atteggiamenti.
Aveva gusti semplici e passioni profonde: per la lettura, per la natura, per la montagna che frequentava ogni volta che poteva.
Lascia tre figlie, di cui era molto orgogliosa, e due nipotini.
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