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Battaglia delle arance
06 Novembre 2022 - 22:18
Diavoli
Lo hanno chiamato contributo di solidarietà straordinario da parte delle Componenti, ma in realtà quella del 2023 sarà una vera e propria tassa di partecipazione al Carnevale. E si raccoglieranno 7 euro per ciascun tiratore e/o cavallante, mentre le componenti storiche, meno numerose, come minimo dovranno sganciare un fisso di 300 euro. Malcontati, significherà mettere insieme qualcosa come 90 mila euro, considerando che le squadre non potranno superare gli 11 mila tiratori e tutto l'insieme, con più o meno mille cavallanti, fa qualcosa come circa 13/14 mila attori. Insomma non saranno i 140 mila euro richiesti dalla vicesindaca Elisabetta Piccoli, ma piuttosto che niente, meglio pochi, che poi così pochi non sono.
L'accordo che pareva non raggiungersi è stato siglato, nei giorni scorsi, con una bottiglia di acqua minerale (son tempi di crisi) ma è solo di pochi minuti fa il comunicato stampa del lieto evento.
"Alla luce delle conseguenze della pesante congiuntura economica che ha colpito il bilancio comunale - scrivono pomposamente Fondazione, Componenti e Amministrazione comunale - tutte le Componenti e le squadre di arancieri comparteciperanno alla copertura dei costi di gestione del Carnevale 2023 attraverso un contributo di solidarietà straordinario. Lo Storico Carnevale di Ivrea è una festa popolana dietro la quale si cela un’importante macchina organizzativa. La nostra manifestazione ha registrato negli anni un forte incremento del numero dei suoi attori protagonisti, primi fra tutti gli aranceri, e parallelamente ha visto crescere in modo esponenziale i costi di gestione, in particolare per quanto concerne l’attuazione delle recenti norme del Piano Sicurezza. A tutto ciò, purtroppo, si è aggiunta una pesante congiuntura economica che ha avuto come conseguenza una drastica riduzione dei finanziamenti pubblici e degli investimenti privati necessari all’organizzazione del Carnevale. In particolare, le attuali tensioni geopolitiche hanno avuto come conseguenza diretta un pesante aggravio dei bilanci delle amministrazioni locali, e tra queste non fa eccezione il Comune di Ivrea. In conseguenza di ciò le squadre di aranceri e tutte le Componenti con senso di responsabilità hanno accolto l’invito dell’amministrazione comunale a partecipare, tramite un contributo di solidarietà straordinario, alla copertura di parte dei costi che saranno necessari per la realizzazione della nostra festa così come siamo abituati a conoscerla....".
In conseguenza di ciò le squadre di aranceri e tutte le Componenti con senso di responsabilità hanno accolto l’invito dell’amministrazione comunale a partecipare, tramite un contributo di solidarietà straordinario, alla copertura di parte dei costi che saranno necessari per la realizzazione della nostra festa così come siamo abituati a conoscerla.
Morale? Le squadre di aranceri a piedi, gli aranceri sui carri ed i conducenti dei carri hanno scelto di offrire un contributo individuale per ogni iscritto, mentre le restanti Componenti parteciperanno con un importo forfettario.
"La risposta pronta e positiva delle componenti all’appello lanciato dall’Amministrazione comunale dimostra - se ancora ve ne fosse bisogno - quanto sia forte l’attaccamento di queste associazioni alla nostra manifestazione - ha commentato il presidente della Fondazione dello storico carnevale Piero Gillardi - Questo, unitamente ad una serie di iniziative che Fondazione attuerà per ridurre i costi generali, consentirà lo svolgimento della manifestazione...".
Soddisfatto il sindaco Stefano Sertoli ("Esprimo tutta la mia soddisfazione per come lo spirito di sacrificio ed il buon senso da parte di tutti gli attori del nostro Storico Carnevale ci abbiano consentito di ripartire con l’organizzazione della prossima edizione. Un grande apprezzamento a tutti coloro che hanno voluto e saputo, con l’attenta regia della Fondazione, arrivare al raggiungimento di questo accordo...") e la vice Elisabetta Piccoli ("A nome mio e di tutta l’Amministrazione vanno i ringraziamenti alle Componenti dello Storico Carnevale di Ivrea per il contributo di solidarietà straordinario e alla Fondazione per il prezioso supporto. Ho apprezzato anche molto lo spirito di collaborazione che si è venuto a creare in nome del nostro importante e amatissimo Carnevale...".
Guido Santi dei Mercenari rappresenta gli aranceri in seno all'Associazione delle Componenti presieduta da Paolo Diane.
Di rimando Paolo Diane Presidente dell’Associazione delle Componenti: "Le componenti dello storico carnevale di Ivrea, con la doverosa responsabilità richiesta dalla grave situazione economico sociale che stiamo vivendo, hanno accolto con favore l'invito a contribuire con proprie risorse economiche alle spese necessarie per l'organizzazione dell'edizione carnevalesca del 2023...".
In verità chi fin dai primi minuti aveva opposto una certa resistenza alle pretese del Comune era stato Guido Santi rappresentante degli aranceri all'interno dell'Associazione delle Componenti.
Stringi stringi alla fine il vincitore del braccio di ferro è stato lui. Proprio lui aveva anticipato, infatti che i 10 o 15 euro per tiratore l'Amministrazione comunale se li poteva solo sognare...
"Se è vero che il Carnevale è di tutti, daremo tutti per una questione di equità - aveva commentato Guido Santi - Questo è quel che a me interessava passasse come concetto. Altro concetto che deve passare è che si tratterà di un una tantum. Il prossimo anno non ci troveranno così accondiscendenti... Al massimo si può arrivare a 6 o a 7 euro. I soldi che l’Amministrazione ci ha chiesto per noi sono impossibili da sostenere e molto dipenderà dal numero di arance. Le difficoltà non le hanno solo loro ma anche chi il Carnevale lo fa. Loro chiedono 140 mila euro? Bene: troviamoci a metà strada. Tra pochi mesi ci saranno le elezioni, vorranno mica presentarsi ai cittadini come quelli che hanno fatto saltare il Carnevale... Se non vogliamo il Carnevale basta dirlo e ce ne faremo una ragione. Detto questo, conosciamo benissimo qual è la situazione economica e i problemi che ci sono ma è proprio per questo che non bisognerebbe approfittarne. Era da anni che si parlava del contributo, fosse stato un anno normale ci sarebbe stato un secco no. Aggiungo che nessuno parla mai dell’indotto creato da noi e che vale non meno di due milioni di euro”.
C’è un problema di costi da non sottovalutare. Fino all’ultima edizione tirare significava spendere dai 90 ai 120 euro, quest’anno considerando che il costo delle arance è passato da 34 a 60 centesimi al kg e che a testa se ne tirano dai 100 ai 120 kg, si chiederà non meno di un 30 per cento in più. Ancora più caro sarà il carro da getto dove la quota veleggiava intorno ai 500 euro.
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